“Accogliamo con favore l’approvazione da parte del Parlamento dell’emendamento, presentato dall’onorevole Stefani, alla norma che disciplina i criteri di finanziamento del trasporto pubblico locale, scongiurando quella che sarebbe stata una ingiusta penalizzazione di un sistema di mobilità pubblica virtuoso ed efficiente qual è quello del Veneto. Il ringraziamento va a tutti i rappresentanti nelle istituzioni che si sono adoperati per questo risultato. Ora però occorre tenere ulteriormente alto il livello di attenzione e l’impegno per non ritrovarci, nel 2026, ancora in emergenza.”

E’ il commento del presidente di Confservizi Veneto Friuli Venezia Giulia, Massimo Bettarello, in relazione all’accoglimento in commissione Bilancio alla Camera dell’emendamento alla manovra voluto dalla Lega per preservare le risorse destinate al Fondo nazionale per il prossimo anno. Il rischio infatti era quello di arrivare ad un nuovo riparto del fondo nazionale trasporti, che avrebbe portato ad un taglio sostanziale della quota spettante al Veneto, pari 31 milioni.

“Siamo soddisfatti del lavoro di squadra con la Regione Veneto” – evidenzia il presidente Bettarello – considerando anche che, su richiesta delle aziende che gestiscono il tpl, la Regione Veneto ha esteso la flessibilità nel calcolo dei servizi minimi dal 5 al 10 per cento, al fine di tener conto delle grandi incertezze che il settore deve affrontare, oltre a deliberare un ulteriore stanziamento di 15,2 milioni per il ristoro dei mancati ricavi per Covid del 2020-2021-2022”.

“Positivo – prosegue Bettarello – anche il fatto di lavorare con urgenza alla definizione dei Livelli adeguati di servizio (Las). Credo però che sia necessario focalizzarsi su altri due temi cruciali se vogliamo davvero far uscire il settore dalla precarietà finanziaria ed evitare di ritrovarsi nel 2026 a fronteggiare nuovi tagli: da un lato è essenziale affiancare ai Las anche il criterio dei costi standard come pilastro del futuro sistema di riparto a livello nazionale, in modo da premiare le aziende di trasporto più virtuose del Paese, tra cui vanno annoverate quelle venete. Dall’altro ritengo indispensabile che la Regione Veneto predisponga un piano strutturale di integrazione dei finanziamenti nazionali per sostenere le aziende, considerando che oggi non è ancora stato possibile recuperare, tramite l’aumento dei corrispettivi, la perdita del potere di acquisto causata dall’inflazione. Su questi due punti chiedo con forza l’impegno di tutti i rappresentanti veneti nelle istituzioni.”