Trasporto Pubblico Locale e D.L. 104/2023 “Misure urgenti per il trasporto pubblico locale”

Confservizi Veneto Friuli Venezia Giulia ancora una volta si fa portavoce delle Aziende associate del settore del Trasporto Pubblico Locale per evidenziare come le modifiche sui criteri di riparto del Fondo Nazionale Trasporti comporterebbero pesanti ripercussioni sull’espletamento del servizio di pubblico trasporto nel Veneto.

Per questo motivo è stato trasmesso nella giornata di ieri 26 settembre 2023 a tutti i Senatori e Deputati del Veneto una nota contenente l’invito ad opporsi ed impedire la conversione in legge del D.L. 104/2023, che se approvato così come formulato, introdurrebbe un meccanismo di riparto del Fondo assolutamente penalizzante per le aziende di tpl Venete, aziende che hanno sempre garantito l’efficienza del servizio con corrispettivi e tariffe più basse d’Italia e con il rapporto ricavi da tariffa – costi tra i più alti d’Italia.

Invero l’articolo 17, comma 1 del predetto decreto, chiamato anche Omnibus, modificherebbe sostanzialmente quanto previsto dall’articolo 27 del DL 50/201,7 introducendo un meccanismo di riparto del Fondo Nazionale Trasporti, non solo diverso da quello vigente, ma soprattutto penalizzante per le aziende di tutte le Regioni, ad eccezione di quelle del Lazio e della Lombardia.

Infatti la normativa, nella nuova formulazione, prende in considerazione non i servizi minimi del TPL, come è avvenuto fino ad ora, ma anche i servizi aggiuntivi e quindi quelli co finanziati dalle Regioni dove tali servizi, per dimensioni e per tipologia di utenza, sono diventati parte integrante del loro sistema di rete del trasporto pubblico locale.

Se dovesse avvenire la conversione in legge nel testo attuale, la ripartizione del Fondo per il Veneto sarà presumibilmente ridotta di 30 milioni con inevitabile effetto catastrofico per le nostre aziende del TPL che non sarebbero più in grado di garantire l’attuale livello di servizio.

Quindi Confservizi ribadisce che l’unica soluzione da prospettare è ravvisabile esclusivamente nella soppressione integrale dell’articolo 17, comma 1 del DL 104/2023.

In tal senso la nostra Associazione ha chiesto un urgente intervento dei rappresentanti veneti in Parlamento in quanto la conversione del predetto decreto è previsto per il 10 ottobre p.v.