Nuovo cantiere di Alto Trevigiano Servizi (ATS) nel capoluogo della Marca. I lavori, iniziati da Santa Maria del Sile, consistono in un vero e proprio lavoro di riparazione delle condutture, che consentirà di limitare l’infiltrazione di acque parassite ossia acque sostanzialmente pulite di natura varia (meteorica, superficiale, di falda o antropica) e che non hanno necessità di essere depurate, ma che possono infiltrarsi nelle reti fognarie attraverso buchi o crepe. L’obiettivo finale è aumentare la capacità depurativa dell’impianto di via Pavese. I lavori vengono eseguiti senza scavo.

Il risanamento sarà poi esteso alle aree ritenute più critiche territorio degli altri 52 comuni soci nei prossimi 18 mesi (già sottoposte ai raggi X a partire dalla scorsa estate), per un investimento complessivo di 750 mila euro.

Nelle ultime settimane, le arterie sottoposte a tale riparazione nel capoluogo sono state via Sansovino e laterali, via Bramante, via Zanette e Via Codemo. Previsti interventi in Strada del Mozzato, via Caduti di Cefalonia e in altre strade comprese nei quartieri di Santa Maria del Sile, Ghirada e San Zeno.

Si è scelta una soluzione operativa che non prevede scavi, così da essere la meno impattante possibile per i residenti. Questo consente anche di mantenere inalterato il funzionamento della rete fognaria, di non usare mezzi ingombranti di cantiere ed evitare il movimento terra.

La riparazione prevede l’impiego di mezzi tecnologici all’avanguardia come il canal-jet ossia una metodologia di spurgo per pozzi neri, fogne, tubi e condotte, che sfrutta il sistema idrico ad altissima pressione), video ispezioni e robot. Si procede, innanzitutto, con interventi di pulizia radicale e completa delle condotte, per poi arrivare alla sistemazione delle tubature di fognatura in cui vi sia la presenza di crepe, buchi e tagli.

Il risanamento delle condotte può prevedere la ristrutturazione dell’intera tratta ammalorata, realizzata tramite relining o metodo della calza oppure uno o più interventi localizzati realizzati con packer ossia la posa all’interno della condotta da rivestire di una guaina flessibile in feltro impregnata con resina in grado di espandersi grazie all’uso di un palloncino.