È di questi giorni il dibattito sulla sicurezza dell’impianto acquedottistico di Meolo, ma in realtà la soluzione era già allo studio da tempo: la torre di via Vallio ad oggi inutilizzata sarà demolita e al suo posto arriverà un serbatoio da terra, più moderno ed efficiente.
Questo il piano di Piave Servizi per ottimizzare le modalità di approvvigionamento idrico del comune: la struttura consentirà la risoluzione delle problematiche legate alla ridotta pressione dell’acqua nei momenti di massimo consumo e un incremento del volume di accumulo, oltre ad una maggiore semplicità gestionale.
Il progetto preliminare è già stato redatto ed inserito nel Piano di Investimenti; l’azienda conta di concludere l’iter progettuale entro l’anno, per procedere con l’appalto e la realizzazione dei lavori entro il 2019.
“Le perizie sul manufatto idraulico sono state recentemente effettuate –spiega il presidente di Piave Servizi Alessandro Bone– e ne hanno confermato la stabilità: non vi è dunque pericolo di crollo. Per poter essere riattivata, tuttavia, la torre necessiterebbe di un ripristino conservativo a causa del deterioramento superficiale nel calcestruzzo, e di un adeguamento sismico secondo le più recenti normative. Una struttura pensile di questo tipo, inoltre, necessita di interventi manutentivi onerosi, nonché di un impianto di sollevamento per garantirne il carico in ogni momento. Queste analisi di carattere tecnico, economico e gestionale ci hanno fatto propendere per la demolizione dell’attuale struttura e la costruzione di un nuovo serbatoio di accumulo e rilancio a terra, secondo i più attuali schemi funzionali delle reti idriche”.
L’importo stanziato ai fini del compimento dell’opera ammonta a 560mila euro, che verranno interamente finanziati da Piave Servizi.
Nella foto il presidente di Piave Servizi Alessandro Bonet