A breve, si renderà necessaria la rimozione di ventinove alberi di Acero americano che compongono l’alberata in via Anzani e in via Risorgimento, in quanto presentano dei gravi problemi di stabilità strutturale. In effetti questa specie di pianta, detta anche Acer negundo, è poco adatta alla collocazione come alberatura stradale e mal sopporta le potature.
“Amia ha eseguito monitoraggi capillari e ripetuti – dichiara il presidente Andrea Miglioranzi – ma anche le perizie di stabilità eseguite dai tecnici incaricati hanno dato esiti preoccupanti. Oltre alla criticità in termini di stabilità, ad aggravare la situazione è anche l’alta vulnerabilità dell’area che ospita le nostre piante. Una zona molto frequentata da veicoli e pedoni. Concretamente non ci sono più i margini per la sicurezza sufficienti per il loro mantenimento; tanto che insieme all’assessore Padovani e ai tecnici del Comune di Verona, di concerto con le associazioni quali Legambiente di Verona, Italianostra, Verona Inalberata, WWF Verona, Verona Polis, Lipu e Alberi Verona abbiamo deciso la rimozione e la successiva sostituzione.”
Dopo quarant’anni gli Aceri in questione sono da considerarsi a fine ciclo vitale e devono essere assolutamente surrogati, come già è iniziato da tempo in via Anzani.
“Si procederà al più presto ad estirpare e a prelevare le piante pericolanti – continua e conclude il presidente – e nella stagione autunnale si provvederà al reimpianto di nuovi alberi, sempre di Acero ma appartenenti a specie diverse: più idonee e resistenti in un contesto urbano. I nostri intendimenti oltre alla priorità assoluta che riguarda la sicurezza dei cittadini sono: abbellire il paesaggio, curare al meglio il verde e magari migliorarlo, valorizzare l’immagine della nostra città a beneficio di tutti.”
“Gli alberi, come tutti gli esseri viventi, hanno un proprio ciclo vitale, che va rispettato – afferma l’assessore ai Giardini Marco Padovani -. Fermo restando che si tratta di alberi malati, la decisione di rimuovere gli aceri in via Anziani e via Risorgimento, va anche nella direzione di salvaguardare i cittadini, evitando che i rami malati si schiantino sulle auto in transito.
E comunque, l’impegno del Comune è quello, in accordo con Amia, di ripristinare le zanelle laddove necessario, in linea con quanto effettuato sino ad oggi per la tutela del verde”.