Un importante accordo è stato stipulato tra Alto Trevigiano Servizi (ATS) e i centri di assistenza fiscale. Riguarda 41 dei 52 comuni soci e offre agli utenti del servizio idrico integrato che faticano a pagare le bollette la possibilità di eseguire le pratiche di richiesta di aiuti direttamente tramite i Centri di assistenza fiscale: saranno, infatti, questi ultimi, – una volta compilato l’Isee e verificati i requisiti per l’accesso alla liberalità, a inviare la domanda all’azienda di Montebelluna, consentendo così ai cittadini di non dover rivolgersi al Comune per tale ultimo adempimento.
Per usufruire di tale sostegno è necessario che i cittadini presentino la domanda entro il 15 maggio 2022. La sottoscrizione dell’accordo avrà durata limitata alle liberalità 2021 (con erogazione nel corso del 2022) e sarà comunque rinnovabile per gli anni a venire.
Fino all’anno scorso il cittadino, dopo aver compilato l’Isee, doveva recarsi al proprio Comune di residenza per l’invio della domanda ad ATS. Ora, grazie all’accordo siglato con Cgil, Cisl e Uil, saranno direttamente i Caf a inoltrare tale domanda.
I Comuni le cui utenze potranno beneficiare del servizio sono: Asolo, Borso del Grappa, Breda di Piave, Caerano San Marco, Carbonera, Castelcucco, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Cavaso del Tomba, Cison di Valmarino, Crocetta del Montello, Fonte, Giavera del Montello, Istrana, Loria, Maser, Maserada sul Piave, Miane, Monfumo, Montebelluna, Moriago della Battaglia, Paese, Pieve del Grappa, Pieve di Soligo, Ponzano Veneto, Possagno, Povegliano, Refrontolo, Revine Lago, Riese Pio X, San Zenone degli Ezzelini, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Spresiano, Tarzo, Trevignano, Treviso, Valdobbiadene, Vedelago, Vidor e Villorba.
Hanno diritto alle liberalità gli utenti con Isee famigliare 2021 non superiore ai 20 mila euro e con residenza anagrafica in uno dei comuni serviti da Alto Trevigiano Servizi. Le fasce previste per l’erogazione dell’aiuto sono le seguenti: considerando una famiglia media di 3 persone, con consumo medio annuo di 140 metri cubi d’acqua, la liberalità ammonta a 45 euro annui per Isee da 8.265 euro a 12 mila euro, a 30 euro per Isee da 12 mila a 16 mila euro e a 15 euro per redditi da 16 mila a 20 mila euro annui. Sotto la soglia degli 8.265 euro la liberalità Ats, pari a 30 euro, si somma al Bonus sociale previsto da Arera, l’Autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente, per un totale di 55,70 euro annui.
“L’accordo con le sigle sindacali confederali è pensato per rendere più snello il procedimento di accesso alle liberalità, andando così incontro alle famiglie non solo da un punto di vista economico, ma anche da quello burocratico –spiega Pierpaolo Florian amministratore delegato di ATS– .Ricordiamo che nel 2021 l’zienda ha deciso per l’ampliamento di tali aiuti ai cittadini in difficoltà, portando la soglia Isee per l’accesso da 15 mila a 20 mila euro. Tutto ciò conferma la forte vocazione sociale dell’azienda che è patrimonio e valore condiviso”.
“L’accordo siglato tra ATS e CGIL, CISL e UIL – ffermano i rispettivi segretari generali territoriali Mauro Visentin, Massimiliano Paglini e Gianluca Fraioli– può rappresentare una opportunità per categorie economicamente più fragili, in prospettiva per ben 3 mila utenze. Con esso, oltre alla semplificazione delle procedure, infatti si definisce un significativo sostegno per famiglie e pensionati. Importante poi – aggiungono Visentin, Paglini e Fraioli– è il confronto in merito al programma di investimenti che ATS, anche attraverso i fondi derivanti dal Pnrr, mira a mettere in campo con l’obiettivo di migliorare e potenziare la rete idrica e fognaria e modernizzare gli impianti di depurazione del territorio servito. Un obiettivo che ci trova in sintonia, nel continuare a garantire alla popolazione trevigiana un sistema idrico integrato efficiente che vede l’acqua un bene pubblico da salvaguardare”.