Nonostante il grande valore che li caratterizza, gli ecosistemi dunali condividono una triste e lunga storia di sfruttamento e, molto spesso, anche di cattiva gestione. Un’autentica boccata di ossigeno per il recupero di questi fragili ambienti, a partire dal mantenimento della loro integrità ecologica, è giunta da una serie di iniziative realizzate nell’ambito del progetto europeo LIFE REDUNE (Restoration of dune habitats in Natura 2000 sites of the Veneto coast), del quale l’Università Ca’ Foscari di Venezia è capofila con partner Veneto Agricoltura, Regione del Veneto e alcune società che operano nella riqualificazione ambientale.
A beneficiare degli interventi previsti dal progetto sono stati i principali siti dunali del litorale veneto quali le Foci del Tagliamento, ValleVecchia di Caorle, Cavallino, la Laguna del Mort, la Pineta di Eraclea, il Bosco Nordio a Sant’Anna di Chioggia.
Il bilancio finale su quanto è stato realizzato a favore di questi delicati ecosistemi sarà fatto oggi, venerdì 25 marzo, a Mestre Venezia all’Auditorium Danilo Mainardi del Campus scientifico dell’Università Ca’ Foscari, in occasione del convegno di chiusura del progetto. Nell’occasione, saranno presentate le Linee Guida per una fruizione turistica sostenibile e la corretta gestione per la conservazione a lungo termine degli ecosistemi dunali, documento maturato attraverso l’esperienza progettuale quinquennale che punta a fornire indicazioni pratiche per agevolare l’applicazione delle misure di conservazione previste dalla Direttiva dell’Unione Europea Habitat.
L’evento, rappresenta dunque un’importante occasione di scambio di conoscenze e buone pratiche sulla conservazione e la gestione sostenibile dei sistemi sabbiosi costieri.