Con i primi giorni di gennaio è andato in pensione Roberto Celegato, conosciuto e stimato ingegnere mestrino, nonché colonna di Piave Servizi. Alle sue spalle 38 anni di lavoro, 33 dei quali prestati al servizio idrico integrato, dapprima come responsabile tecnico di Sile-Piave e in seguito, con la fusione in Piave Servizi avvenuta nel 2015, come responsabile della Gestione Reti Acquedotto della nuova affidataria in house della gestione del servizio pubblico del Consiglio di Bacino Veneto Orientale.
“Questi 38 anni sono passati davvero velocemente. Anni intensi, durante i quali ho visto realizzarsi molti progetti – non nasconde la soddisfazione Celegato-. All’inizio collaboravo solamente con quattro persone e avevamo soltanto un computer. Ho lavorato al servizio di un territorio vastissimo e di migliaia di cittadini, privilegiando il contatto diretto, e ne vado fiero. Se avessi potuto avrei fatto ancora di più, ma posso ritenermi contento perché ho svolto la professione per la quale avevo studiato e non ho rimpianti”.
Laureatosi all’Università di Padova in Ingegneria civile idraulica, Celegato inizia la sua carriera lavorativa come collaboratore in uno studio tecnico di Venezia. In seguito, in qualità di libero professionista, si occupa della progettazione di opere civili, sistemazioni stradali, edifici scolastici, reti fognarie in particolare nei comuni di San Biagio di Callalta e Marcon.
Nel 1988 entra alle dipendenze di Sile-Piave iniziando una lunga stagione di progettazione, costruzione e manutenzione di acquedotti, fognature e depuratori. Con la fusione per incorporazione in Piave Servizi, infine, l’ingegnere mestrino viene nominato responsabile della gestione reti acquedotto e institore della sede di Roncade. Numerose anche le abilitazioni conseguite in questi anni, da responsabile tecnico per le attività implicanti la movimentazione dell’amianto alla recente qualifica di Team Leader dei Piani di sicurezza dell’acqua Psa.
Dagli esordi, è il caso di dirlo, di acqua sotto i ponti n’è passata. “Fra i tanti interventi eseguiti, ricordo con molta soddisfazione il progetto generale delle fognature aziendali approvato dalla Regione Veneto, che ha visto l’ampliamento della rete fognaria nei Comuni di Marcon, Quarto d’Altino, San Biagio di Callalta, Meolo, Casier, Monastier, Roncade, Casale sul Sile, con il successivo ampliamento dei depuratori –ricorda Celegato- Interventi di ampio respiro che hanno dato un sostanziale contributo alla tutela e alla salubrità del territorio”.
Innumerevoli anche gli interventi relativi alla gestione dell’acquedotto. “È impossibile non dimenticare qualcosa –aggiunge l’ingegnere-. Tuttavia ricordo la costruzione della centrale di sollevamento ed accumulo idrico a San Cipriano a Roncade, la riqualificazione della centrale di Lanzago a Silea con la terebrazione di due nuovi pozzi, le sostituzioni delle condotte adduttrici a Casale sul Sile, Quarto d’Altino, Meolo, Gorgo al Monticano, Motta di Livenza, Mansuè, Fontanelle. Un intervento di ampio respiro è stata la demolizione e ricostruzione del serbatoio pensile di Meolo”.
Per Celegato è tempo di meritato riposo, o quasi. “Un po’ difficoltà c’è, non lo nego, ho avuto una vita lavorativa intensa –ammette-. Per prima cosa dedicherò più tempo alle uscite in bicicletta e, se la pandemia ce lo permetterà, spero di poter riprendere a viaggiare e vedere un po’ il mondo. Un consiglio ai giovani? Nessuno è nato imparato, bisogna riflettere per orientarsi”.
“Ringraziamo Roberto per l’attività svolta durante questi 33 anni di onorato servizio. È stato una delle colonne portanti di Sile Piave prima e di Piave Servizi poi, un collaboratore prezioso che ha sempre svolto con competenza, diligenza, professionalità e responsabilità il proprio lavoro. Può essere orgoglioso del traguardo raggiunto –commentano Alessandro Bonet presidente di Piave Servizi e Carlo Pesce direttore generale a nome di tutta l’azienda–. Nel rinnovargli la stima e la gratitudine di quella che può chiamare la sua seconda famiglia, gli auguriamo sinceramente un futuro sereno e che questo momento rappresenti l’inizio di una nuova avventura ricca di stimoli e interessi, da coltivare con la stessa preziosa passione che ha sempre dedicato alla nostra realtà”.
Nella foto da sinistra Pesce, Bonet e Celegato