Un aumento di oltre 77 milioni di euro del margine operativo lordo contraddistingue la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre del Gruppo Hera, approvata oggi dal Consiglio di amministrazione. I risultati dei primi nove mesi dell’anno evidenziano una crescita non solo rispetto al 2020, ma anche rispetto ai risultati 2019, ovvero prima degli impatti della pandemia che ha colpito il Paese, e sono al di sopra delle stesse attese del Piano industriale al 2024: in meno di due anni è stata conseguita più di metà della crescita prevista nel quinquennio del piano. Alla tale crescita, con particolare riferimento al Nord Est, ha contribuito anche la controllata AcegasApsAmga, come ha sottolineato Tomaso Tommasi di Vignano presidente della multiutility, nonché presidente esecutivo del Gruppo Hera (nella foto a sinistra).
“Siamo particolarmente soddisfatti per avere consolidato positivi risultati in crescita nei primi nove mesi del 2021 –ha commentato Tommasi di Vignano–, ma anche per essere riusciti a proteggerli dalla turbolenza del contesto esterno intercettando, al tempo stesso, le opportunità legate alla ripresa economica e alle iniziative di rilancio. La nostra strategia continua pertanto a rivelarsi vincente, anche grazie al bilanciamento tra crescita organica e sviluppo per linee esterne”.
“Per quel che concerne le M&A –ha aggiunto il presidente–, sono intervenute diverse variazioni di perimetro, due delle quali proprio in Triveneto, che ci consentono di rafforzare la nostra leadership nel trattamento dei rifiuti industriali: l’acquisizione del 70% della società friulana Recycla e dell’80% del Gruppo Vallortigara in Veneto. In area energy, dove con EstEnergy già siamo il principale operatore del Nord Est con oltre 1 milione di clienti, abbiamo portato a termine l’acquisizione dell’11% di Ascotrade dalla bellunese Bim Gsp, arrivando così a controllarne il 100%”.
“La nostra crescita, però, non è fine a sé stessa –ha poi detto Tommasi di Vignano– e prosegue, in parallelo, il nostro impegno per uno sviluppo sostenibile e per la creazione di valore per i territori e le comunità servite. Lo dimostrano anche le recenti gare che ci siamo aggiudicate per i servizi regolati, dall’ambiente all’idrico, fino alla recente gara per la distribuzione gas nei 18 comuni dell’ATEM Udine 2 per i prossimi 12 anni, del valore di circa 115 milioni di euro, in cui la nostra proposta è risultata vincente grazie al know-how del Gruppo Hera non solo in termini di sicurezza e gestione del servizio, ma anche di sostenibilità ambientale. Si tratta di una sfida, quella delle gare, che da tempo ci siamo preparati ad affrontare, e i traguardi finora raggiunti nei vari ambiti dimostrano ancora una volta come per noi, oltre alla qualità e continuità dei servizi, sia importante investire e generare ricadute positive per i territori in cui operiamo.”
“I risultati positivi di questo terzo trimestre si pongono a conferma della crescita già evidenziata nella semestrale di quest’anno –ha evidenziato Roberto Gasparetto amministratore delegato di AcegasApsAmga (nella foto a destra)–. In particolare, il margine operativo lordo (MOL) nei primi nove mesi del perimetro AcegasApsAmga sale a 132,2 milioni (+28% rispetto al medesimo periodo del 2020). Oltre alla costante ricerca di efficienze operative, la forte attività della controllata ASE (AcegasApsAmga Servizi Energetici) incide in modo estremamente positivo sul margine e, allo stesso tempo, genera importanti ricadute economiche e ambientali sui territori: ad esempio, le azioni nell’ambito dell’efficientamento energetico sui condomìni, grazie al Superbonus e al Bonus Facciate, generano ricchezza per le catene di fornitura locali, andando contestualmente a intervenire sul riscaldamento domestico, uno dei responsabili principali delle emissioni climalteranti nelle città”.
“In ambito gas –ha proseguito Gasparetto– risulta di assoluto rilievo l’aggiudicazione della gara dell’Ambito Udine 2, una delle prime gare gas bandite in Italia, dove si punterà a un servizio all’insegna della sostenibilità e della transizione energetica. Sempre in ambito gas, Trieste ha visto il completamento dei lavori di ammodernamento della rete di via San Michele, con la sostituzione delle obsolete condotte in ghisa grigia, a cui è stata abbinata, in ottica di ottimizzazione dei lavori, la riqualificazione delle reti idriche ed elettriche”.
“Sul fronte idrico –ha aggiunto l’ad– proseguono le nostre attività per ridurre il rischio idraulico di Padova, attraverso azioni di riqualificazione e potenziamento della rete, a cui si abbina il progetto di revamping del depuratore di Cà Nordio avviato in questi mesi. Sempre in ambito idrico, il mese di settembre ha visto l’ottenimento della certificazione Emas per il depuratore triestino di Servola”.
“Continua infine, attraverso la controllata Aresgas –ha concluso Gasparetto– lo sviluppo anche delle attività in Bulgaria, dove è stato avviato il piano di integrazione della nuova società di distribuzione gas recentemente acquisita, Primagas, operativa nella città di Varna.”