Fossalta di Piave (90,64%), Ceggia (87,9%), San Donà di Piave (85,83%), Cona (85,28%) e Santa Maria di Sala (85,19%) sono i cinque Comuni che guidano la classifica della differenziata di Veritas del primo semestre 2021. La media dei 34 Comuni di Veritas, nel periodo gennaio-giugno 2021, è arrivata al 74,16%, era 73,57% nello stesso periodo dell’anno scorso.
Invece, nel solo mese di luglio 2021, Meolo ha raggiunto l’88,96%, Fossalta di Piave 88,53%, Ceggia 87,83%, Santa Maria di Sala 86,83% e San Donà di Piave 86,8%.
Nel primo semestre 2021, 13 Comuni hanno superato l’80% di differenziata, 18 il 70%. Solo Venezia, Chioggia e Jesolo ovvero i comuni con maggiori presenze turistiche si sono fermati sotto questa soglia, pur facendo registrare un incremento rispetto al primo semestre dello scorso anno. Chioggia, infatti, è arrivata al 67,13% (66,64% nel 2020), Venezia al 66,95% contro il 65,74 dell’anno scorso, Jesolo al 63,54% (62% nel periodo gennaio-giugno 2020).
Venezia, in particolare, registra dati interessanti in tutti e tre i territori: Mestre e terraferma (76,45%) Lido e Pellestrina (76,97%) sono sostanzialmente stabili rispetto al primo semestre 2020. Crescono invece Venezia Murano e Burano (36,79%, contro il 34,21% del periodo gennaio-giugno 2020).
Oltre alle percentuali di differenziata sta crescendo anche la quantità totale di rifiuti raccolti: da gennaio a giugno di quest’anno ne sono state raccolte nel nostro territorio 218.025 tonn, 204.284 nello stesso periodo del 2020 (+6,3%). Non siano ancora alle 227.733 tonn del primo semestre 2019 (quindi prima della comparsa del Covid), ma la crescita è incoraggiante e testimonia una certa ripresa delle attività.
Resta, però, il problema della qualità delle raccolte differenziate, spesso inquinate da materiali estranei che i cittadini conferiscono per errore o per menefreghismo.
Questi scarti interferiscono pesantemente con le operazioni di trasformazione in nuovi oggetti e materie prime seconde e, se presenti in ingenti quantità, impediscono il riciclaggio di interi carichi di materiali.
Scarti ed errori sono nemici dell’ambiente e fanno crescere i costi di smaltimento e trasformazione dei rifiuti. Si tratta di una decina di milioni di euro che ogni anno appesantiscono le bollette dei cittadini e che potrebbero drasticamente diminuire (fino a sparire) se tutti ponessero maggiore attenzione quando dividono i rifiuti.
Inoltre, all’interno dei sacchetti del rifiuto secco residuo ci sono ancora moltissimi materiali (circa il 40% del totale) che invece dovrebbero essere riciclati. In sostanza, se tutti separassero bene i rifiuti, il secco residuo si ridurrebbe drasticamente e aumenterebbe la differenziata.
Nella sezione del sito di Veritas Dove lo butto, dedicata appunto alla differenziata, sono contenute tutte le informazioni e le indicazioni (in italiano e in 18 lingue straniere) necessarie a separare correttamente i rifiuti e i vari materiali. E’ inoltre possibile associare un rifiuto al giusto conferimento, e viceversa, evitando così di sbagliare.