Utilitalia ha segnalato l’andamento della raccolta degli oli vegetali esausti di provenienza domestica da trasformare in biodiesel curata da Gea, Gestioni Ecologiche e Ambientali di Pordenone, in sinergia con il Conoe, il consorzio che si occupa della gestione e smaltimento degli oli vegetali esausti, e la stessa Utilitalia, la federazione nazionale che riunisce aziende pubbliche italiane operanti nei servizi pubblici idrici, ambientali ed energetici e della quale Confservizi Veneto è espressione regionale.

La federazione delle utilities ha evidenziato che nel corso degli ultimi mesi del 2019 e nel primo trimestre del 2020 Pordenone e Cordenons hanno visto potenziare il servizio già in essere con il posizionamento di ulteriori contenitori stradali dedicati. Prallelamente, si è provveduto, come da progetto a collocare nei comuni di Roveredo in Piano, Montereale Valcellina, Prata di Pordenone analoghi contenitori stradali, in aggiunta a quelli presenti presso i centri di raccolta di ciascuna amministrazione.

In ragione dell’ingresso del comune di San Quirino nella compagine societaria dell’azienda, GEA ha messo a disposizione, nel secondo semestre del 2020, anche in questo comune 5 nuovi contenitori dedicati.

I punti di raccolta stradali hanno il pregio di agevolare il conferimento dell’olio da parte dei cittadini, senza vincoli di orari e giornate di apertura dell’ecocentro del proprio comune.

Complessivamente, nel bacino dei comuni gestiti da GEA sono presenti 46 punti di raccolta di olio vegetale esausto, 7 dei quali negli ecocentri. Questa diffusa distribuzione di punti di raccolta nei territori comunali risulta particolarmente significativa in un’ottica di promozione della raccolta degli oli.

L’emergenza sanitaria COVID19 ha sicuramente inciso non favorevolmente sul percorso di crescita in termini di recupero pro-capite, basti pensare che sono state sospese nel corso del 2020 fino ad oggi le manifestazioni pubbliche, le sagre e altri eventi dai quali vengono intercettate significative quantità di olio.

Nel Comune di Pordenone inoltre si sono registrati sia nel corso del 2020 che del primo quadrimestre del 2021, continui furti con manomissione delle attrezzature e conseguente perdita di prodotto da avviare a riciclo.

Un’ulteriore circostanza ha limitato il conferimento dell’olio da parte dei cittadini utenti ovvero la condizione di decoro e pulizia delle attrezzature stradali: l’imbrattamento delle olivie a causa di sversamento dell’olio all’esterno del contenitore stesso, costituisce un deterrente all’utilizzo delle cisterne stradali.

Infine, vi sono stati diversi episodi di conferimento non conforme di olio minerale in luogo di quello vegetale, rendendo di fatto inutilizzabile e non recuperabile l’intero quantitativo contenuto nelle olivie.

Per quanto rilevato, sono stati posti in essere dei correttivi: un piano di monitoraggio sullo stato di decoro delle cisterne e conseguente attività di pulizia per assicurarne l’utilizzo da parte dei cittadini. Particolare impegno abbiamo posto alla campagna di sensibilizzazione, RICICL-AMI, che ha preso il via con la distribuzione, nonché affissione di materiale informativo in tutti i comuni serviti, per sensibilizzare il recupero di questa preziosa risorsa, oltre che migliorare la quantità del prodotto conferito.

I dati riepilogativi evidenziano che l’implementazione dei punti di raccolta nel corso del 2020 ha permesso di intercettare materiale, che diversamente sarebbe stato gestito in modo non conforme.

Si è anche proceduto a presentare diversi esposti all’autorità giudiziaria che ha avviato le indagini per arginare il fenomeno dei furti. Tuttavia, nel periodo relativo al II semestre 2020 e parte del I semestre del 2021 si è riscontrato un diffuso fenomeno di “furti” unitamente ad episodi di scorretto conferimento, che hanno determinato un vistoso decremento del quantitativo recuperabile. Vi è da dire però che analizzando il trend precedente 2019 – 2020 si può notare come l’utenza abbia apprezzato la modalità di raccolta scelta, che al netto degli spiacevoli fenomeni sopra descritti, avrebbe portato per il 2020 un incremento del quantitativo di olio raccolto e avviato a recupero pari a circa il 29%, corrispondente a 25 tonnellate.

Tommaso Campanile presidente del Consorzio Conoe

“Dopo l’annus horribilis del Covid il progetto nazionale per la raccolta e il riutilizzo degli oli che diventano rifiuto è ripartito dai comuni serviti da Gea, Pordenone, Cordenons, Roveredo in Piano, Montereale Valcellina, Prata di Pordenone e San Quirino. Qui è nato il primo progetto “Ricicl-ami” che ha visto crescere la consapevolezza e la sensibilità delle persone e degli amministratori. Questi ultimi hanno prima di tutto un dovere e poi la possibilità di partecipare all’avvincente avventura di trasformare un rifiuto in una preziosa risorsa ambientale, nell’ambito dell’economia circolare. In questa nuova stagione vogliamo condividere un grade obiettivo: raggiungere una quantità di raccolta di 2 litri per abitante che significherà “estrarre” dal comprensorio di Pordenone qualcosa come oltre 186.000 litri/anno di biodiesel con un abbattimento di 930 tonn/anno di CO2, contribuendo in modo sostanziale alla lotta ai cambiamenti climatici ed al raggiungimento degli obiettivi comunitari”.

Filippo Brandolini vice presidente di Utilitalia

“La raccolta differenziata degli oli esausti è importante per evitare che vengano sversati nei lavandini, con conseguenti potenziali criticità nella gestione degli impianti fognari e depurativi. E’ altresì importante perché il recupero degli oli esausti consente di contribuire alla decarbonizzazione: l’85% dell’olio vegetale esausto è infatti avviato alla produzione di biodiesel, che ha emissioni di anidride carbonica pari al 5% del diesel di origine fossile, ed un ulteriore 5% alla produzione di lubrificanti, con attuazione di un modello perfetto di economia circolare. La produzione di carburanti rinnovabili contribuisce anche al raggiungimento degli obiettivi europei, che stabilivano per il 2020 il 10% di fonti rinnovabili nel settore dei trasporti. Dalla collaborazione tra Utilitalia e Conoe sono fino ad ora derivati 7 accordi territoriali, tra cui quello che riguarda GEA Pordenone. La crisi pandemica ha rallentato l’avvio delle attività e la sottoscrizione di ulteriori accordi, per cui è importante che in questa fase venga dato nuovo impulso alle attività per la raccolta ed il recupero di questo rifiuto.”

Andrea Lodolo amministratore unico GEA

“Sin dalle fasi interlocutorie con i nostri partner Conoe e Utilitalia abbiamo condiviso l’importanza di accompagnare il progetto con periodiche e intense azioni di sensibilizzazione sul tema della raccolta degli oli alimentari esausti, focalizzando i messaggi sia sull’utilità di tradurre questi rifiuti in preziose risorse sia sulla necessità di porre la giusta attenzione nei conferimenti per garantire la qualità del materiale da inviare a trasformazione e ottenerne così il massimo rendimento. Per tali ragioni, l’azione comunicativa RICICL-AMI proseguirà con la distribuzione di un opuscolo informativo dedicato ai giovanissimi presso le scuole del territorio servito dall’azienda. E’ inoltre in via di definizione un programma di sensibilizzazione anche attraverso i media, per incidere in modo ancor più esteso ed efficace sul tema del recupero e della valorizzazione di questa importante risorsa”.