Monica Manto è stata confermata all’unanimità presidente di Viveracqua, il consorzio che raggruppa i gestori idrici pubblici del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia. L’avvocato Manto (nella foto) è il direttore generale di Acquevenete ed era già stata eletta al vertice del consorzio Viveracqua nel marzo 2020.
L’assemblea consortile ha confermato all’unanimità anche il consiglio di amministrazione in carica, che per il triennio 2021-2023 sarà dunque composto da Carlo Pesce, direttore generale di Piave Servizi e Giancarlo De Carlo direttore generale di Livenza Tagliamento Acque.
“Anche a nome dei miei colleghi consiglieri e di tutti i direttori generali che fanno parte di Viveracqua, ringrazio i presidenti delle 12 società socie per la continuità che hanno saputo imprimere al progetto consortile: un’esperienza di rete nata “dal basso” ossia dall’esigenza concreta di fare cose assieme, rispettando le identità territoriali dei gestori e le loro specificità. Condividendo o confrontandoci, facciamo di più e meglio rispetto a quanto ciascuno potrebbe fare singolarmente” sono state le parole di Monica Manto a margine dell’assemblea, che si è svolta nella sede di Livenza Tagliamento Acque.
Nel corso dell’incontro, i presidenti hanno approvato anche il bilancio di esercizio 2020 di Viveracqua. Il volume dei ricavi, in crescita pur nel difficile 2020, esprime la positiva progressione del progetto consortile, in cui vengono messe a fattore comune competenze e sinergie dei soci. Spiccano nel documento di bilancio l’operazione di emissione di Hydrobond per 248 milioni di euro, completata nell’ottobre scorso, e il valore complessivo delle gare d’appalto bandite pari a circa 730 milioni di euro.
Da evidenziare anche i progetti speciali realizzati, tra i quali il test in campo dei nuovi contatori intelligenti per la misura dell’acqua all’utenza, in grado di rilevare e trasmettere in tempo reale i consumi e gli eventuali allarmi di malfunzionamenti, la condivisione di competenze e tecnologie all’interno della rete dei laboratori di analisi (rete ViveracquaLab), che ha realizzato oltre 150.000 controlli e analizzato 1,4 milioni di parametri nell’anno, e la partecipazione attiva ad Aqua Publica Europea, l’associazione in UE degli operatori pubblici del servizio idrico integrato.
L’assemblea è stata inoltre l’occasione per approvare il budget 2021. Tre i filoni attorno ai quali concentrare gli sforzi nei prossimi mesi, nel segno della continuità e dello sviluppo della realtà consortile: la digitalizzazione a supporto dei processi industriali e dell’operatività dei gestori, l’alta formazione in collaborazione con le università italiane e nuove emissioni di strumenti finanziari (Hydrobond) per sostenere poderosi piani di investimento.
Viveracqua è la società consortile che raggruppa tutti i gestori idrici a totale proprietà pubblica con sede in Veneto per un totale di 580 Comuni tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia e 4,8 milioni di cittadini serviti per acquedotto, fognature e depurazione. La società è nata nel 2011 ed è oggi formata dai soci: acquevenete, Acque del Chiampo, Acque Veronesi, Alto Trevigiano Servizi, Azienda Gardesana Servizi, Bim Gestione Servizi Pubblici, Etra, Livenza Tagliamento Acque, Medio Chiampo, Piave Servizi, Veritas, Viacqua.
Viveracqua supporta i gestori idrici veneti in progetti di rete e di cooperazione. Di particolare rilievo il progetto ViveracquaLAB, che mette in rete 5 laboratori analisi per i controlli sulla qualità dell’acqua potabile e delle acque reflue, la centrale di committenza congiunta per gestire gare in modo condiviso e avere un maggiore potere contrattuale, il progetto Hydrobond, con cui i gestori hanno potuto accedere a finanziamenti vantaggiosi per sostenere i propri investimenti nel miglioramento delle infrastrutture idriche.