Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Hera, presieduto da Tomaso Tommasi di Vignano, ha approvato oggi all’unanimità i risultati economici consolidati al 31 dicembre 2020 e la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, insieme al bilancio di sostenibilità. L’esercizio si chiude positivamente, nonostante gli impatti dell’emergenza Coronavirus per il Paese che ha visto la multiutility al fianco dei propri stakeholder con azioni di sostegno.
Nell’ambito della crescita del Gruppo Hera, si inseriscono i risultati della controllata AcegasApsAmga, sui quali l’amministratore delegato Roberto Gasparetto ha rilasciato un commento.
“I risultati positivi di AcegasApsAmga e delle sue controllate -ha detto Gasparetto-, assumono particolare valore considerando il quadro del tutto complesso in cui sono maturati. La pandemia ha, infatti, inciso parzialmente sulle attività di illuminazione pubblica e servizi energia, ma questi rallentamenti sono stati più che compensati dai significativi miglioramenti sia in termini di sviluppo commerciale, che di perseguimento di sinergie ed efficienze operative. Ciò ha determinato un Margine Operativo Lordo (MOL) 2020 di 157,5 milioni, in crescita del 7% sul 2019”.
“Accanto a questa evidenza è giusto sottolineare come AcegasApsAmga -ha aggiunto l’amministratore delegato-, sia riuscita a garantire la continuità di tutti i servizi nella piena sicurezza di operatori e cittadini e come siano proseguiti gli investimenti in tutti gli ambiti di servizio. In particolare, su Padova, il 2020 ha segnato una svolta nel futuro del depuratore di Cà Nordio, che ha visto l’inaugurazione dell’innovativa serra di trattamento fanghi e, soprattutto, la messa a punto del progetto esecutivo che porterà al completo potenziamento dell’impianto da qui ai prossimi anni. Tale intervento, che determinerà un ulteriore salto nel livello di protezione ambientale di Padova, sarà il naturale complemento al piano anti-allagamenti portato avanti di concerto con l’Amministrazione Comunale e che anche lo scorso anno ha visto interventi significativi alla rete fognaria (ad es. via Della Biscia e PUA Margherita) che proseguiranno nel 2021”.
“Anche su Trieste -ha poi commentato l’AD- è proseguito l’impegno per la resilienza delle reti, con la sostituzione delle condotte gas in ghisa grigia e acciaio non protetto (dove possibile, abbinata al rinnovo delle condotte idriche) e dei contatori gas di vecchia generazione, che per quasi il 90% sono stati rimpiazzati da tecnologia smart abilitata alla lettura remota. In quest’ambito si è proceduto, inoltre, all’adeguamento normativo di quasi 200 colonne montanti gas in grandi condomini, un impegno che continuerà incessante anche nel 2021. Anche nel territorio di Udine si è proceduto ad interventi di risanamento e potenziamento della rete gas”.
“Per quanto riguarda AcegasApsAmga Servizi Energetici (ASE) e le sue controllate -ha concluso Gasparetto-, nell’ultimo trimestre dell’anno è iniziata in modo consistente l’operatività sugli interventi di riqualificazione energetica con Superecobonus, che stanno proseguendo a ritmo assai sostenuto anche nell’anno in corso. Positivo anche il 2020 della controllata Hera Luce, che ha avviato i lavori di completa riqualificazione dell’illuminazione pubblica di Ferrara e ha proseguito l’espansione commerciale soprattutto al di fuori del perimetro storico AcegasApsAmga, con l’acquisizione di nuovi comuni serviti in Lombardia e nel Centro-Sud Italia”.
Per quanto concerne il bilancio del Gruppo Hera l’esercizio 2020 è stato chiuso con risultati positivi, in linea con quanto consuntivato in tutti i trimestri, pur in un anno particolarmente complesso per il Paese a causa dell’emergenza Coronavirus.
Grazie al modello multibusiness solido ed efficiente, e a una buona gestione operativa, finanziaria e fiscale, la multiutility è riuscita a mantenere in crescita i risultati e allo stesso tempo a sostenere i propri stakeholder. Anche nel periodo del lockdown, infatti, Hera ha garantito continuità, sicurezza, qualità ed efficienza dei servizi e, oltre ai propri dipendenti, ha messo in campo una serie di azioni concrete per clienti, fornitori e comunità locali: dalla rateizzazione e posticipo dei pagamenti delle bollette al reverse factoring per le piccole e medie imprese, a cui si sono aggiunte iniziative di solidarietà sui territori serviti.
Iniziative che sono state apprezzate dai clienti, come evidenziato anche dalla recente indagine di customer satisfaction che, nonostante il difficile contesto esterno, ha confermato un indice di soddisfazione complessivo elevato (73/100), con una valutazione della gestione ed erogazione dei servizi durante l’emergenza pari a 85/100.
Più in generale, il Gruppo Hera è riuscito a proseguire nel percorso di crescita ininterrotta che lo caratterizza fin dalla nascita, nel 2002, continuando a far leva sulla propria strategia: un mix bilanciato di crescita interna ed esterna, con importanti economie di scala e l’estrazione di sinergie superiori alle attese. Il tutto con un occhio sempre attento alla creazione di valore per i propri stakeholder, coerentemente alla traiettoria già tracciata nel nuovo Piano industriale al 2024 che si prefigge di accompagnare i territori in una ripresa in linea con le strategie europee e gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030.
Ricavi oltre i 7 miliardi, in aumento del 2,4%
I ricavi 2020 del Gruppo Hera salgono a 7.079 milioni di euro, in crescita di 166,2 milioni (+2,4% rispetto ai 6.912,8 milioni del 2019), grazie soprattutto alle attività nel settore energia, in particolare per la variazione di perimetro dovuta all’operazione straordinaria con Ascopiave, che ha portato alla creazione, attraverso EstEnergy, del principale operatore energy del Nord-Est. Il risultato è determinato inoltre dalla crescita della gestione calore, con gli interventi legati al bonus facciate e alle opere di efficienza energetica.
Margine operativo lordo (MOL) in crescita a 1.123,0 milioni (+3,5%)
Il MOL del Gruppo sale a quota 1.123 milioni di euro, +3,5%, in aumento di 37,9 milioni rispetto ai 1.085,1 milioni di euro del 2019. I contributi sono arrivati prevalentemente dalla crescita per linee esterne, oltre che dalla crescita organica. Le attività che hanno concorso maggiormente sono state energia elettrica e gas, grazie in particolare all’operazione con Ascopiave, ma anche gli altri servizi in cui Hera opera hanno fornito un contributo positivo. La gestione straordinaria messa in campo dalla multiutility per far fronte all’emergenza che ha colpito il Paese ha consentito di contenere l’impatto sul MOL nei limiti previsti lo scorso anno a inizio pandemia, grazie in particolare a tutte le azioni di sostegno attivate.
Risultato operativo in aumento a 551,3 milioni (+1,6%)
Sale anche il risultato operativo netto a 551,3 milioni di euro, in crescita di 8,8 milioni (+1,6% rispetto ai 542,5 milioni del 2019), nonostante i maggiori ammortamenti connessi principalmente alle variazioni di perimetro. L’utile prima delle imposte sconta i maggiori oneri figurativi relativi alla put di Ascopiave, oltre che minori utili da joint venture, che hanno risentito dell’emergenza sanitaria; questi effetti sono stati in parte mitigati dalle efficienze della struttura finanziaria e da altri proventi.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti in crescita a 302,7 milioni di euro (+0,6%)
Grazie anche a un tax rate in netto miglioramento, pari al 25,7% rispetto al 28,3% dell’esercizio precedente, determinato dall’impegno del Gruppo nel sostenere investimenti per la trasformazione tecnologica, digitale e ambientale in chiave Utility 4.0, il risultato netto dell’esercizio sale a 322,8 milioni (+1,8%), con una crescita di 5,7 milioni rispetto ai 317,1 milioni del 2019. In aumento anche l’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che a fine 2020 si attesta a 302,7 milioni di euro (+0,6%), rispetto a quello dell’esercizio precedente di 300,8 milioni (valore al netto degli effetti non ricorrenti del 2019).
Investimenti netti in crescita a 528,5 milioni; rapporto PFN/MOL in ulteriore miglioramento a 2,87x
Nel 2020 gli investimenti netti – comprensivi di 46,9 milioni di euro relativi all’acquisto di partecipazioni finanziarie riferite principalmente ad Ascopiave – sono stati pari a 528,5 milioni, in crescita del 3,8% rispetto ai 509,2 milioni del 2019. Per quanto riguarda gli investimenti operativi, pari a 506,4 milioni di euro al lordo dei contributi in conto capitale, le risorse sono state destinate principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture, per garantirne qualità, efficienza, sicurezza, resilienza e innovazione, oltre agli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario. Questi investimenti hanno consentito di mantenere pressoché invariato il valore delle infrastrutture regolate (RAB), nonostante l’effetto della cessione di alcuni asset nelle reti gas scorporati nell’operazione con Ascopiave. Gli investimenti allo stesso tempo hanno contribuito alla crescita e alla ripresa del territorio: gli interventi, infatti, sono stati realizzati dai fornitori del Gruppo, soprattutto piccole e medie aziende locali, che hanno potuto proseguire le loro attività senza interruzione anche grazie al sostegno offerto da Hera.
La posizione finanziaria netta si attesta a 3.227,0 milioni, in miglioramento rispetto ai 3.274,2 milioni del 2019, con una riduzione dell’indebitamento finanziario di 47,2 milioni di euro. In particolare, la gestione operativa ha generato flussi di cassa positivi e in crescita consentendo di finanziare totalmente gli investimenti, le operazioni di M&A, la distribuzione dei dividendi e l’acquisto di azioni proprie. Grazie alla doppia leva dell’aumento del MOL e diminuzione della PFN, il rapporto PFN/MOL si attesta a 2,87x, in deciso miglioramento rispetto ai 3,02x del 2019. La solidità finanziaria del Gruppo si rispecchia anche nelle valutazioni delle principali agenzie di rating: Baa2 con Outlook stabile per Moody’s e BBB/A-2 con Outlook positivo per Standard & Poor’s.
Confermata l’attenzione alla sostenibilità del Gruppo con MOL a valore condiviso in crescita a 420 milioni
I positivi risultati economici si sposano con la sempre maggiore attenzione della multiutility alla sostenibilità. Il Gruppo Hera è stato tra i primi a introdurre, nel 2016, la rendicontazione a valore condiviso, ovvero delle attività di business che, oltre a generare margini operativi, rispondono ai driver per una crescita sostenibile definiti dall’Agenda ONU 2030 e, più in generale, dalle varie politiche a livello nazionale e internazionale. Nel 2020 il MOL a valore condiviso è salito a 420,0 milioni di euro (+7,2% rispetto al 2019), pari al 37,4% del MOL complessivo. Un risultato in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2024 questo valore a quota 648 milioni, quasi il 50% del totale.
Il valore condiviso è diventato ormai da tempo il termometro dei progressi dell’azienda nella direzione della sostenibilità e il suo modello di business nel tempo – e a maggior ragione in questi mesi difficili – si è dimostrato vincente e resiliente, rappresentando la più concreta garanzia di un futuro in ulteriore sviluppo, per Hera così come per i territori serviti, con l’obiettivo di accompagnarli nella ripresa.
Le best practice del Gruppo Hera nelle dimensioni ESG, del resto, sono testimoniate anche dall’ingresso della multiutility nel FTSE4Good index series e, ancor più, nel Dow Jones Sustainability Index, World e Europe, uno dei più autorevoli indici borsistici di valutazione della responsabilità sociale, come “Industry leader” sulle circa 3.500 imprese a maggiore capitalizzazione nel mondo. L’attenzione a sostenibilità e trasparenza è confermata, inoltre, dalle decisioni del Gruppo di impegnarsi verso l’obiettivo “Well below 2°C” di “Science Based Targets initiative” per la carbon neutrality e di applicare le raccomandazioni della “Task Force on Climate-related Financial Disclosures” (TCFD) nella propria rendicontazione a partire proprio dall’esercizio 2020, per rendere disponibili agli stakeholder le informazioni per valutare opportunità e rischi legati al clima.
Proposta di dividendo in crescita a 11 centesimi per azione
Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione dei positivi risultati raggiunti, ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci del 28 aprile la distribuzione di un dividendo di 11 centesimi per azione, in crescita del 10% rispetto all’ultimo dividendo pagato e in rialzo rispetto a quanto previsto nel Piano industriale per l’esercizio in corso. Inoltre, ne beneficerà la politica di remunerazione degli azionisti descritta nel Piano industriale, in quanto sarà applicata alla nuova base di partenza, consentendo così di arrivare a un dividendo di 13 centesimi per azione al 2024, con una crescita costante anno per anno. L’aumento dell’esborso finanziario dei dividendi previsti in arco Piano sarà coperto integralmente dalla cassa generata nel 2020.
Lo stacco della cedola avverrà il 5 luglio 2021, con pagamento a partire dal 7 luglio 2021. Il dividendo sarà corrisposto alle azioni in conto alla data del 6 luglio 2021.
Approvata la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti
Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.
Dichiarazione del presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano
“Il Bilancio 2020 del Gruppo Hera evidenzia, una volta di più, la nostra solidità e l’efficacia delle nostre strategie, ma anche lo stretto legame con territori e stakeholder. Questi risultati sono lo specchio, infatti, di un’attività ininterrotta nonostante la pandemia, a sostegno del tessuto economico in cui operiamo: trimestre dopo trimestre, siamo riusciti a superare l’emergenza reagendo con tempestività, riorganizzando il lavoro e individuando soluzioni per tutelare i nostri asset da un lato e i clienti dall’altro. In un contesto complesso, abbiamo elaborato nuovi progetti e stretto accordi con partner d’eccellenza e, nella seconda parte del 2020, con una particolare accelerazione alla fine dell’anno, abbiamo beneficiato di una ripresa complessiva delle attività economiche nei territori serviti. Risultati positivi che si riflettono in tutti i principali indicatori e sono ancor più significativi alla luce delle difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria: abbiamo così confermato il track record di 18 anni di crescita e migliorato ulteriormente la nostra solidità patrimoniale, con ricadute positive anche per i nostri azionisti pubblici e privati, a cui abbiamo deciso di distribuire già quest’anno un dividendo in rialzo a 11 centesimi per azione. La buona generazione di cassa del 2020 ci consentirà, inoltre, di coprire integralmente la politica di aumento dei dividendi fino al 2024”.
Dichiarazione dell’amministratore delegato Stefano Venier
“La crescita registrata dal Gruppo Hera è stata fortemente sostenuta dall’operazione di partnership con Ascopiave, che ha permesso alla multiutility un ulteriore consolidamento nel Triveneto. Nonostante il contesto complesso, siamo riusciti ad anticipare fin da subito l’estrazione di una parte significativa delle sinergie previste generando un contributo cruciale all’incremento dei flussi di cassa del 2020. L’anno è stato, inoltre, dedicato a sviluppare ulteriormente la prospettiva verso la sostenibilità pienamente integrata nelle strategie di business: il nostro impegno è promuovere un ulteriore sviluppo in questa direzione, con progetti per la circolarità, la carbon neutrality e l’innovazione tecnologica, in linea con le policy europee e con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030. In questa direzione si inseriscono anche alcune collaborazioni avviate di recente, come quella con Snam per lo sviluppo dell’idrogeno. I gas verdi, infatti, sono per noi una frontiera particolarmente interessante proprio perché operiamo in più business: mettendo a disposizione la nostra expertise trasversale e la nostra ampia piattaforma infrastrutturale possiamo dare vita a innovativi esempi di circolarità carbon neutral tra filiere”.
Assemblea dei Soci del 28 aprile 2021
Alla luce delle perduranti esigenze di cautela connesse alla necessità di evitare situazioni di rischio derivanti dalla diffusione dell’epidemia di COVID-19, e pertanto in ossequio a fondamentali principi di tutela della salute, l’intervento in Assemblea degli aventi diritto si svolgerà, senza accesso ai locali assembleari, esclusivamente tramite il Rappresentante Designato. L’avviso di convocazione e la documentazione relativa all’Assemblea dei Soci del 28 aprile verranno portati a conoscenza degli Azionisti e messi a disposizione del pubblico nelle forme ordinarie previste dalla legge e dallo Statuto Sociale.