Si è svolta oggi l’Assemblea dei soci di Mobilità di Marca (MOM) per la definizione degli indirizzi economico finanziari e degli obiettivi strategici. L’azienda del trasporto pubblico trevigiana ha illustrato i risultati provvisori dell’esercizio 2020, che giungerà alla chiusura a consuntivo a maggio, e i possibili scenari per il corrente anno. L’impatto dell’emergenza pandemica sull’organizzazione dei servizi e sui flussi di cassa è stato estremamente pesante, ciò nonostante la società prevede di chiudere il 2020 con un conto economico sostanzialmente in pareggio.

Al riguardo, Giacomo Colladon presidente di MOM ha commentato: “Un risultato raggiunto grazie ad una oculata gestione e alla capacità costate di adattamento che la struttura ha dimostrato rispetto all’andamento dell’emergenza. A fronte di una riduzione di passeggeri che ha raggiunto punte del 95% nei mesi di marzo/aprile, il servizio non ha avuto una contrazione equivalente, continuando ad essere garantito. La riduzione dei ricavi da titoli di viaggio per l’anno concluso è stimata in -60%, mentre l’erogazione di proroghe a titolo di indennizzo ai clienti hanno avuto un peso di 2 milioni”.

Tra le variabili da considerare anche i maggiori costi per sanificazioni e dispositivi di sicurezza, l’incremento delle percorrenze a partire da settembre 2020 per la limitazione delle capienze, con l’assegnazione di servizi aggiuntivi a ditte esterne.

Le varie misure normative introdotte a favore del settore TPL comporteranno entrate aggiuntive che MOM stima di poco superiori ai 5 milioni di Euro. In proprosito il presidente Colladon ha aggiunto: Il nostro grazie va a Regione del Veneto che ha stanziato 800 mila euro e alla Provincia di Treviso che ha stanziato un contributo straordinario per 500 mila euro, cifre effettivamente erogate ed incassate. Dei 4,5 milioni spettanti da risorse dello Stato, attualmente sono stati erogati 1,9 milioni. È pertanto chiaro che l’equilibrio di bilancio si profila come un risultato straordinario per il 2020, frutto di una accurata contrazione delle spese ma anche dei sacrifici dei nostri dipendenti che hanno usufruito della CIG”.

Estremamente complessala definizione del budget 2021. MOM ha prospettato ai soci due possibili scenari economici che considerano tra le variabili la percentuale di studenti in classe in presenza e la limitazione delle capienze. L’azienda si attende di mantenere le limitazioni alle capienze per buona parte dell’anno, confidando di raggiungere l’80% a settembre 2021. Le corse aggiuntive comporteranno un incremento di produzione chilometrica del 22% (+4 milioni di Km), con conseguente innalzamento dei costi. La variabile più incerta sarà relativa alla vendita dei titoli di viaggio che, seppur in ripresa, potrebbe avere una riduzione stimata da 4 fino a 9 milioni, nello scenario più pessimistico (in caso di stop alla scuola in presenza).

“Il nostro plauso a MOM -ha commentato Stefano Marcon presidente Provincia di Treviso, socio di riferimento- che è stata presa ad esempio e citata, diventando un modello a livello regionale e anche nazionale per la gestione dell’emergenza durante la pandemia. Ottenere un pareggio di bilancio nel 2020, un anno davvero difficile per il trasporto pubblico a causa del Covid-19, è sinonimo di grande lungimiranza, attenzione e prudenza. La stessa che abbiamo messo nel documento di indirizzo votato all’unanimità dei presenti, a dimostrazione di quanto il territorio creda nella nostra azienda di trasporto pubblico”.