Quello con le organizzazioni sindacali è stato un “confronto costruttivo che ha confermato l’obiettivo comune di far crescere il settore dei servizi pubblici, rendendolo sempre più centrale per la ripartenza del Paese”: lo ha detto Michaela Castelli presidente di Utilitalia, la federazione nazionale che riunisce oltre 500 aziende italiane operanti nei servizi pubblici e della quale Confservizi Veneto è espressione regionale.

L’incontro con le segreterie generali e nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Flaei Cisl, Uiltec Uil, è stato incentrato sui progetti che la federazione presenterà al Governo per ottenere finanziamenti dalle risorse del Recovery Fund.

“La transizione verde e quella digitale –ha continuato Castelli– vedranno protagoniste nel prossimo futuro le utilities, che nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria hanno continuato, grazie all’impegno di migliaia di lavoratori, a garantire ai cittadini servizi essenziali con continuità e in sicurezza. Grazie anche all’impegno profuso da tutti nei settori dell’acqua, dei rifiuti e dell’energia il Paese non si è fermato. Ora la sfida è quella di ripartire con una strategia che sia il più possibile condivisa tra la federazione, le imprese e le organizzazioni sindacali, per rendere le aziende di pubblica utilità un punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile”.

Una strategia di progetti e di riforme “che potrà avere ricadute positive in primo luogo per il Sud, dove è indispensabile favorire un approccio industriale ai servizi pubblici e promuovere la realizzazione degli investimenti necessari a colmare il gap infrastrutturale con il resto del Paese”: ha concluso il presidente di Utilitalia.

Nella foto Michaela Castelli presidente di Utlitalia