Sono quattro i vincitori dell’edizione 2020 del premio Jean Giono – L’uomo che piantava gli alberi, l’iniziativa di Veneto Agricoltura che assegna un simbolico quanto significativo riconoscimento a chi si è contraddistinto nella propria vita professionale o sociale nella promozione e realizzazione di impianti di boschi e in particolare di boschi di pianura. Ecco i nomi:

  • Giulia Da Sacco imprenditrice agricola di Verona, che vince la categoria Agricoltore per il suo bosco aziendale finalizzato alle attività di Asilo nel Bosco;
  • per i Tecnici il premio va a Lucio Brotto per l’ampia attività di progettazione e promozione di impianti arborei con il Progetto WOWnature e per la realizzazione di Bosco Limite;
  • a Marcello Basso, già Sindaco di San Stino di Livenza, è andato il premio nella categoria Amministratori per la pionieristica e lungimirante azione che negli anni ’90 ha realizzato il Bosco di Bandiziol e Prassacon, uno dei primi e più significativi progetti di reimpianto di bosco planiziale;
  • infine, nella categoria Volontari si è contraddistinto Carletto Bettio, che con passione e la perseveranza ha dato vita assieme a molti altri volontari al Bosco di Rubano, un originale processo di rinaturalizzazione di un’area di ex-cava.

Il premio, che consistente per ciascuno in 250 piante di alberi/arbusti prodotti dal Centro Biodiversità Vegetale e Fuori Foresta di Veneto Agricoltura, verrà consegnato domenica 13 settembre ore 11, ultimo giorno della Fiera e Festival delle Foreste a LongaroneFiere (Bl), nella sala Costantini con una apposita cerimonia.

Il premio ricorda lo scrittore Jean Giono (1895 – 1970), autore del libro L’uomo che piantava gli alberi una storia che sembra vera, di uno schivo antieroe, tal Elzeard Bouffier, che negli anni oscuri della guerra compie una silenziosa quanto straordinaria opera di rimboschimento delle spoglie pendici della Francia meridionale ridando vita alla terra e alla comunità del luogo.