Durante la scorsa settimana l’ondata di caldo che ha colpito il nostro Paese, con conseguente aumento della domanda per il raffrescamento di abitazioni e attività aperte, insieme alla bassa produzione di energia idroelettrica a causa dello svuotamento dei bacini superiore del 5 per cento rispetto al 2019, ha provocato un lieve aumento del prezzo dell’energia all’ingrosso PUN (Prezzo Unico Nazionale) pari al 4 per cento. Lo ha reso noto AGSM Energia.

L’azienda scaligera ha inoltre evidenziato che l’aumento della domanda energetica italiana è stato coperto al 56 per cento dalla produzione di energia proveniente da fonti tradizionali: le fonti rinnovabili, infatti sono risultate ancora una volta in affanno. La forte richiesta di gas per la produzione di energia elettrica ha causato un aumento anche del prezzo del gas, aumentato di oltre l’1 per cento.

Inoltre, a pesare sui prezzi di energia e gas, ci sono stati anche altri fattori, tra i quali: short covering e aste meno liquide nel mese di Agosto; interruzioni degli impianti nucleari francesi e dei gasdotti; rialzo significativo della CO2.

AGSM Energia ha anche osservato che comunque, nonostante questi aumenti, i prezzi di luce e gas, se confrontati con l’anno scorso, sono ancora su livelli nettamente inferiori, risultando minori rispettivamente del 27 per cento e del 50 per cento, a causa della domanda che ancora non riesce a pareggiare l’offerta.