L’Università Telematica Internazionale UniNettuno, della quale Confservizi Veneto è il Polo Tecnologico per il Nordest, ha aderito al Progetto NET, che da quest’anno arricchisce la Notte europea dei ricercatori con l’obiettivo di creare una rete attiva fra scienza, cultura e società.
La Notte è stato un appuntamento fisso dell’ultimo venerdì di settembre sin dal 2005 e quest’anno, in via eccezionale a causa dell’emergenza Covid-19, si svolgerà venerdì 27 novembre.
Promotori della scienza attraverso un’informazione semplice e diretta, coinvolgente e allo stesso tempo rigorosa e autorevole, saranno i ricercatori, le istituzioni, il mondo delle associazioni, i protagonisti del mondo della cultura e dell’arte e tutti quegli attori che operano sul territorio. Tutto questo è reso possibile grazie ad un partenariato scientifico d’eccellenza.
Assieme all’Università Telematica Internazionale UniNettuno aderiscono al Progetto NET altri nove fra i più importanti enti pubblici di ricerca ed università del nostro Paese: CNR (che ne è anche il capofila), ENEA, INAF, INGV, ISPRA, CINECA, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Sapienza Università di Roma e Università degli Studi della Tuscia.
Durante l’estate, la Notte 2020 sarà anticipata da una serie di attività che vedranno impegnati i ricercatori in Trekking scientifici, Aperitivi scientifici e Notti di scienza e proseguirà in autunno sino ad arrivare alla Notte digitale del 27 novembre.
I luoghi della scienza saranno mostrati e spiegati attraverso virtual tour, giochi, caccia al tesoro ed esperimenti, laboratori, conferenze e attività interattive.
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