L’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture si è riunita per l’approvazione del Bilancio di esercizio 2019 nel pomeriggio di ieri nella Sala Teatro al Centro Giovanni XXIII del capoluogo bellunese. Il documento, approvato dalla maggioranza dei presenti (2 astenuti), è stato illustrato dall’amministratore unico della società Bruno Zanolla, coadiuvato dal presidente del Collegio sindacale Alberto Dalle Mule.

Costi, ricavi ed utile
L’esercizio 2019 si è chiuso con ricavi netti di circa 10,9 milioni di euro, in crescita rispetto al 2018 per effetto delle buone performance del settore idroelettrico che ha beneficiato del favorevole andamento stagionale determinando una maggiore produzione di energia rinnovabile. Il valore della produzione, complessivamente di 12,3 milioni di euro, è ripartito in 6,4 milioni derivanti dal ramo gas e 4,2 milioni dal ramo idroelettrico (la restante parte deriva da attività residuali). I costi della produzione si attestano nel 2019 a 11,1 milioni di euro, in leggera crescita rispetto al 2018 per effetto dei costi di manutenzione programmata nel settore della distribuzione del gas. Positivo anche il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, che ammonta a 1,2 milioni di euro, prodotto prevalentemente dal settore della Distribuzione gas. Tutti i margini dei settori gestiti dalla società risultano positivi e, come di consueto, tra tutti la migliore performance è data dal settore distribuzione del gas.

L’utile generato, detratte le imposte molto elevate gravanti sul settore energetico, è complessivamente di 457 mila euro (ante imposte 779 mila euro), facendo registrare un incremento di 150 mila euro. “Si tratta di valore economico rilevante, puntualmente reinvestito nel territorio con opere ed infrastrutture a beneficio di Comuni e cittadini” ha commentato Bruno Zanolla.

Patrimonio
Valore che conferma la solidità della società: oggi è di 35,4 milioni di euro rispetto ai 34,9 di fine 2018. “La società si conferma stabile, sana e solida –ha spiegato l’amministratore unico– ed è, per i comuni soci, una vera e propria cassaforte di valore”.

Investimenti e risorse
Ammontano complessivamente a 2,4 milioni di euro e riguardano allacciamenti d’utenza alle reti del gas e del teleriscaldamento e opere nel settore idroelettrico. “Si tratta di opere funzionali alla crescita del territorio e dei servizi erogati ai cittadini e ai Comuni titolari delle concessioni idroelettriche” ha aggiunto Zanolla.

Crediti e affidamenti bancari
I crediti complessivi ammontano ad euro 14,7 milioni di euro, stabili rispetto al 2018. Il totale dei debiti ammonta a 18,3 milioni, in calo rispetto ai 20,7 del 2018: di questi, 13,7 milioni sono per affidamenti bancari. La politica di ristrutturazione del debito perseguita negli esercizi precedenti ha permesso di contenere l’esposizione bancaria, con effetti positivi sulla gestione finanziaria.

Produzione di energia rinnovabile
La società è fortemente impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili. A oggi, infatti, gestisce, per conto dei comuni, 34 impianti idroelettrici, dei quali 20 su acquedotto e 14 su corso d’acqua. “Grazie agli impianti attivi – a sottolineato Zanolla– nel corso del 2019 sono stati prodotti 24,6 GWh di energia elettrica totalmente verde, portando introiti ai comuni, proprietari degli impianti, pari a 3,7 milioni di euro. La produzione green ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 11.686 tonnellate”. Nel corso del 2019 gli impianti danneggiati dalla tempesta Vaia sono stati progressivamente riavviati.

Governance
E’ stato riconfermato, all’unanimità dei presenti e per altri tre esercizi (quindi fino al 2023), Bruno Zanolla come amministratore unico della società.