Le acque reflue urbane diventano strumento di sorveglianza epidemiologica del Covid-19. E’ quanto prevede un progetto coordinato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e che vede coinvolti molti soggetti a partire dalle agenzie ambientali regionali e da una cinquantina di gestori idrici, con la collaborazione di Usl, Asl, università e centri di ricerca. E’ una delle molte notizie sull’ultimo numero di Ambiente Informa, il notiziario del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).