Circa nove mesi di lavori serrati, del valore di 1.428.000 euro, porteranno il depuratore di Cervarese Santa Croce a una potenzialità di 12.000 abitanti equivalenti, rispetto agli attuali 7.000. Lo ha annunciato Etra, informando che i lavori sono stati consegnati nei giorni scorsi e saranno al via nelle prossime settimane. L’impianto di depurazione esistente serve le reti fognarie dei comuni di Teolo e Cervarese Santa Croce ed era stato potenziato, l’ultima volta, nel 1998. Ma già il Piano Regionale di Risanamento delle Acque della Regione Veneto prevedeva l’innalzamento della potenzialità a 12.000 ae.
“Vogliamo dare a quest’area –ha commenta Andrea Levorato presidente del Consiglio di gestione di Etra– un impianto veramente adeguato da punto di vista tecnologico e allo stesso tempo restituire all’ambiente acqua purificata e salubre”.
“Cervarese Santa Croce –ha aggiunto il sindaco Massimo Campagnolo– è in prima linea per la sostenibilità ambientale e non può che essere orgogliosa di ospitare un impianto così importante, che diventerà un esempio di avanguardia nel suo genere”.
“È una giornata bella e importante –ha affermato il vicesindaco di Teolo Nevio Sanvido– questa in cui presentiamo i lavori, che erano attesi da diversi anni e renderanno questo impianto finalmente rispondente alle esigenze del nostro ambiente naturale, i Colli Euganei”.
Il progetto esecutivo prevede gli interventi di adeguamento tecnologico e di potenziamento dell’impianto anche allo scopo di garantire il rispetto dei parametri allo scarico per i depuratori con potenzialità tra 10.000 e 100.000 abitanti equivalenti, recapitanti in aree sensibili. Per l’ampliamento dell’impianto sarà necessario estendere anche l’area territoriale del depuratore, nello specifico, l’espansione è stata individuata in direzione sud nel territorio del Comune di Teolo.
Numerose e importanti saranno le novità apportate all’impianto: innanzitutto sarà ristrutturata e potenziata la stazione di sollevamento iniziale dei liquami fognari con l’installazione di quattro elettropompe sommergibili; sarà realizzato un nuovo comparto di stacciatura fine automatica e di dissabbiatura-disoleatura aerata; la vasca di ossidazione più vecchia dell’impianto sarà trasformata in vasca di accumulo delle acque di pioggia; vari comparti saranno collegati e mantenuti in depressione da un impianto di aspirazione e di deodorizzazione dell’aria per evitare gli eventuali odori molesti; saranno realizzati un impianto di stoccaggio-dosaggio di acido acetico da dosare nei reflui per aumentare l’efficienza del processo di denitrificazione biologica e una nuova linea di trattamento biologico a fanghi attivi; saranno realizzati un nuovo sedimentatore a flusso radiale equipaggiato con ponte raschiatore e sistema di raccolta ed allontanamento delle schiume superficiali e una nuova stazione di estrazione e sollevamento dei fanghi di ricircolo; ancora un apposito impianto di disinfezione finale UV dell’acqua depurata; saranno adottati motori e inverter di avanzata classe tecnologica per ridurre i consumi energetici.
Al fine di mascherare l’impianto e di creare una ulteriore barriera per l’eliminazione di qualsiasi emissione di rumore, di odori o di aerosol verso le abitazioni più vicine, saranno adottati alcuni nuovi accorgimenti come il prolungamento del terrapieno esistente lungo il lato est e il lato sud nell’area del depuratore, e la piantumazione sulla sommità del terrapieno di una barriera in siepe sempreverde continua, alta due metri.
Le scelte progettuali adottate hanno perseguito specifiche esigenze e porteranno alla massima flessibilità dell’impianto ed affidabilità del processo depurativo, alla massima riduzione dei rumori, sia all’interno delle sezioni dell’impianto sia verso l’ambiente circostante; all’eliminazione di qualsiasi fonte potenziale di odori molesti e di formazione di aerosol, nonché all’ottimizzazione dei processi e minimizzazione dei consumi di energia elettrica per il funzionamento del depuratore.