Ancora un falso tecnico, questa volta in azione in zona Commenda a Rovigo. Un utente ha riferito allo sportello che nella mattinata di ieri, 19 dicembre, un sedicente addetto del servizio idrico ha chiesto di ispezionare il pozzetto nel suo cortile. Indossava una tuta arancione, con un giaccone senza alcun logo. L’uomo ha cominciato a porre una serie di domande, per esempio sulla composizione nucleo familiare, ha parlato del rischio di acqua sporca e sostenuto che doveva accedere al contatore in quanto l’azienda doveva “chiudere i conti”. Insospettito da questo comportamento, il residente gli ha chiesto di identificarsi: a quel punto, l’uomo ha tagliato corto ed è uscito, senza quindi entrare in casa.
Acquevenete raccomanda ai propri utenti di prestare la massima attenzione per difendersi da questi tentativi di truffa, sempre più frequenti e che purtroppo rischiano di intensificarsi nel periodo festivo.
Se il contatore è accessibile dalla strada, non c’è alcun motivo perché gli operatori incaricati della lettura debbano entrare nella proprietà privata. E anche qualora, per contatori non accessibili dall’esterno, dovessero entrare nel cortile, devono esibire un cartellino identificativo e di sicuro in nessun caso si devono introdurre nell’abitazione. Va ricordato inoltre che il personale di Acquevenete non chiederà mai di entrare nelle case per effettuare analisi dell’acqua, raccogliere dati sensibili degli utenti o chiedere pagamenti di persona.
Per qualsiasi dubbio Acquevenetei consiglia di telefonare al numero verde gratuito del Servizio clienti 800 99 15 44. Inoltre, è sempre buona norma segnalare eventuali comportamenti sospetti alle Forze dell’Ordine.