Nel 2018 sono diminuiti del 13 per cento, rispetto al 2017, gli infortuni sul lavoro del personale di Veritas e del 5% i giorni di assenza ad essi legati. Tutto questo grazie ad Active ageing, un progetto aziendale composto da una serie di attività di formazione che Veritas ha organizzato per i propri dipendenti, soprattutto quelli impiegati in attività operative che il legislatore definisce faticose, ad esempio i netturbini di Venezia, che movimentano manualmente carichi pesanti, o gli operatori cimiteriali.

Il numero di infortuni complessivo è dunque sceso da 101 del 2017 a 88 dell’anno scorso. La diminuzione maggiore (51 contro i 66 del 2017) si registra tra i piloti e i netturbini di Venezia. Così come i giorni di assenza a questi legati: 2.174 contro 2.287. Anche in questo caso il dato più interessante si registra nei servizi di igiene urbana del centro storico e delle isole, che sono scesi da 1.530 a 1.340. Si è anche drasticamente ridotto il numero di personale inidoneo: i 5 permanenti del 2017 sono diventati 3 nel 2018, mentre i 10 temporanei di due anni fa sono diventati 3 nello scorso anno.

Il progetto Active ageing è stato studiato da Veritas per affrontare alcune questioni legate all’aumento della longevità complessiva, all’allungamento dell’età lavorativa dovuto alla riforma delle pensioni e ai problemi indotti da alcune attività lavorative faticose. La prima fase del progetto ha riguardato la formazione posturale, con lezioni teoriche in aula e pratiche in palestra – tenute da un medico fisiatra e da un fisioterapista – su come prevenire disturbi muscolo-scheletrici derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi. La seconda fase è legata all’alimentazione e a come rispondere in modo idoneo ai compiti anche attraverso pasti equilibrati. Insieme a questo è stato ideato un sistema di incentivi destinati ai reparti che, con cadenza trimestrale, riducevano il numero di infortuni.