In tutta Europa gli ultimi giorni di maggio hanno visto un deciso calo del prezzo della luce, su cui hanno pesato in modo significativo due fattori: il calo della domanda in seguito al rialzo delle temperature e un’importante produzione di energia rinnovabile. Lo ha reso noto Agsm Energia.

Le fonti rinnovabili che hanno generato più energia sono state l’eolico (in particolar modo nel Sud Italia e nel Nord Europa) e l’idroelettrico, che dopo la crisi invernale, è tornato ai livelli attesi di questo periodo, grazie alle piovosità degli ultimi due mesi.

In Italia questo calo di prezzo è stato spinto anche dalle importazioni ancora in aumento, che hanno contribuito notevolmente ad apportare energia nel nostro Paese.

La media dell’indice Pun è stata pari a 50,67 €/MWh la scorsa settimana e nei primi giorni di giugno è calato fino ad arrivare a quota 41 €/MWh.