Si è tenuta nel pomeriggio di ieri nella Sala degli Affreschi della Provincia di Belluno l’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture per l’approvazione del Bilancio di esercizio 2018. Il documento, approvato dai 23 soci presenti (un astenuto, Feltre), è stato illustrato dall’amministratore unico della società Bruno Zanolla (nella foto), coadiuvato dal Collegio sindacale.

Costi, ricavi ed utile

L’esercizio 2018 si è chiuso con ricavi netti di circa 10,2 milioni di euro, in crescita rispetto al 2017 per effetto delle buone performance del settore idroelettrico che ha beneficiato del buon andamento stagionale determinando una maggiore produzione di energia rinnovabile. Il valore della produzione, complessivamente di 12,2 milioni di euro, è ripartito in 6,4 milioni derivanti dal ramo gas e 3,5 milioni dal ramo idroelettrico (la restante parte deriva da attività residuali). I costi della produzione si attestano nel 2018 a 10,4 milioni di euro, in calo rispetto al dato del 2017. Positivo anche il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi maturati, che ammonta a 1,7 milioni di euro, prodotto prevalentemente dal settore della Distribuzione gas. Tutti i margini dei settori gestiti dalla società risultano positivi e, come di consueto, tra tutti la migliore performance è data dal settore distribuzione del gas.

L’utile generato, detratte le imposte molto elevate gravanti sul settore energetico, è complessivamente di 166 mila euro (ante imposte 630 mila euro). Il calo, rispetto al 2017 (508 mila euro), è determinato da eventi straordinari verificatisi nell’anno: in primis la svalutazione della quota di partecipazione in Valmontina srl, titolare dell’omonimo impianto idroelettrico a Perarolo di Cadore, fortemente danneggiato dalla calamità Vaia, e a seguire il disavanzo conseguente alla fusione per incorporazione dell’ex-controllata Energie Comuni srl.

Patrimonio

Valore che conferma la solidità della società, oggi è di 34,9 milioni di euro rispetto ai 34,7 di fine 2017. “La società si conferma stabile, sana e solida –ha spiegato Buono Zanolla– ed è, per i comuni soci, una vera e propria cassaforte di valore”.

Investimenti e risorse

Ammontano complessivamente a 2,9 milioni di euro e riguardano allacciamenti d’utenza alle reti del gas e del teleriscaldamento e opere nel settore idroelettrico. Si tratta di investimenti funzionali alla crescita del territorio e dei servizi erogati ai cittadini e ai Comuni titolari delle concessioni idroelettriche.

Crediti e affidamenti bancari

I crediti complessivi ammontano ad euro 14,4 milioni di euro, di cui 3,3 milioni verso i Comuni e 2 milioni verso Gsp. Il totale dei debiti ammonta a 20,7 milioni, in calo rispetto ai 21,1 del 2017: di questi, 16 milioni sono per affidamenti bancari. La politica di ristrutturazione del debito perseguita negli esercizi precedenti ha permesso di evitare il ricorso all’indebitamento a breve termine anche nell’esercizio 2018, con effetti positivi sulla gestione finanziaria.

Produzione di energia rinnovabile

La società è fortemente impegnata nella produzione di energia da fonti rinnovabili. Ad oggi, infatti, gestisce, per conto dei Comuni, 35 impianti idroelettrici, di cui 21 su acquedotto e 14 su corso d’acqua. “Grazie agli impianti attivi –ha commentato Zanolla– nel corso del 2018 sono stati prodotti 24,4 GWh di energia elettrica totalmente verde, portando introiti ai Comuni, proprietari degli impianti, pari a 2,9 milioni di euro. La produzione ‘green’ ha permesso di evitare emissioni di anidride carbonica pari a 11.600 tonnellate”.

Tempesta Vaia

La calamità che ha colpito la provincia di Belluno a fine ottobre 2018 ha portato rilevanti danni agli impianti idroelettrici gestiti, in alcuni casi anche piuttosto seri. Grazie alla tempestività di intervento della società e dei soggetti interessati, il riavvio della funzionalità è avvenuto in soli due mesi in gran parte degli impianti coinvolti. Particolare impatto ha subito l’impianto Valmontina a Perarolo di Cadore, fortemente compromesso: l’impianto, tuttora bloccato in quanto completamente coperto dai detriti portati a valle dalla piena alluvionale, verrà riavviato nel corso del 2019. Al momento sono in corso perizie assicurative per l’ottenimento del risarcimento del danno e per la mancata produzione causata dai fermi macchina.

Gara gas

Il comune di Belluno, in qualità di stazione appaltante, ha provveduto alla pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas metano nell’ambito della nostra provincia. Il bando, pubblicato in Gazzetta Europea il 29/12/2016 e poi sostituito il 29/06/2017, ha avuto un ricorso avanti al TAR Veneto, respinto a gennaio 2018, e avanti al Consiglio di Stato, respinto a gennaio 2019. Bim Infrastrutture, in parallelo, ha avviato approfondimenti in sede del MISE per la rideterminazione del VIR (Valore Industriale Residuo) indicato nel bando: attualmente la società è in attesa di indicazioni nel merito.

“La società dimostra di essere sana e solida –ha affermato l’amministratore della società – di essere costantemente attiva nello sviluppo energetico rinnovabile della provincia ed orientata verso una crescita sostenibile del territorio a beneficio dell’ambiente”.

E per quanto riguarda le prospettive future “in questi e nei prossimi mesi –ha concluso Zanolla– continueremo, con i soci, nel percorso di analisi delle prospettive da dare alla società Bim Infrastrutture. Tra le varie ipotesi, che sottoporremo ai soci con tutte le valutazioni tecnico-economiche del caso, l’eventuale aggregazione con Bim Gsp ma anche l’acquisizione delle grandi concessioni idroelettriche in scadenza dal 2029. Valutazioni e prospettive che, naturalmente, faremo nelle sedi opportune con i comuni soci”.