Il 22 marzo è una data speciale per tutto il pianeta: è il giorno in cui ogni anno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite celebra il World Water Day, promuovendo attività concrete ed eventi di sensibilizzazione nei Paesi membri. Il tema di quest’anno è Nessuno escluso, acqua per tutti, argomento di stretta attualità dal momento che ancora oggi ben 663 milioni di persone nel mondo non hanno la disponibilità di risorse idriche potabili. Un giorno che Etra festeggia dando in omaggio ai clienti in visita per le loro pratiche agli Sportelli Clienti un riduttore di flusso da applicare al rubinetto di casa, che rappresenta un invito a non sprecare l’acqua.

“Il Veneto è una delle regioni più ricche di “oro blu”, le sue falde acquifere costituiscono una delle riserve idriche più importanti d’Europa sia per potenzialità che per qualità e proprio le acque sotterranee sono la fonte principale di acqua per il servizio idrico gestito da Etra, le stesse falde da cui provengono le acqua minerali imbottigliate in zona –ha spiegato il presidente Andrea Levorato-. Ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia. Il mantenimento di standard qualitativi elevati per distribuire l’acqua richiede la nostra costante attenzione nella scelta dei punti di prelievo, nei controlli analitici, nell’evitare al massimo gli sprechi e le perdite e negli investimenti”.

Per il 2019 Etra ha messo a budget 32 milioni di Euro di investimenti per il servizio idrico integrato, che serviranno a potenziare i depuratori e ad aumentare la copertura della rete idrica e fognaria, per permettere di restituire all’ambiente acqua depurata dopo l’uso umano.

Il servizio di acquedotto di Etra raggiunge quasi 595.000 abitanti nelle province di Padova, Vicenza e Treviso, mettendo in rete oltre 35 milioni di metri cubi di acqua l’anno, totalmente provenienti da falda o sorgente (in nessuna percentuale da acque di superficie). Acqua potabile e buona da bere.

“Tra i nostri impegni anche quello di incrementare l’utilizzo dell’acqua del rubinetto per bere con campagne informative ad hoc –ha continuato Levorato-. Per celebrare la Giornata Mondiale dell’Acqua infatti, non può mancare l’invito a portare sulle nostre tavole l’acqua del Sindaco, perché è a km 0 e non ha impatti sull’ambiente. Infatti, evita la produzione di CO2 dovuta al trasporto delle bottiglie diminuendo anche la quantità di rifiuto in plastica prodotto: ogni anno, solo in Italia, vengono impiegati mediamente 7 milioni di barili di petrolio per produrre le bottiglie in plastica e le emissioni di anidride carbonica collegate a tale produzione arrivano ad un milione di tonnellate!”.

Per quanto riguarda i trattamenti, l’unica differenza tra acqua dal rubinetto e acqua imbottigliata è costituita dall’aggiunta del disinfettante, il cloro, che garantisce la disinfezione e la qualità microbiologica dell’acqua lungo la rete di distribuzione. In rete viene aggiunto in minima quantità per garantire una copertura di disinfezione ottimale durante la distribuzione, e, qualora se ne percepisca il sapore, basta versare l’acqua in una caraffa e lasciare al cloro il tempo per evaporare. In base al contenuto di Sali, inoltre, l’acqua dal rubinetto è oligominerale come le più pubblicizzate acque in bottiglia. Ha cioè un residuo fisso (il contenuto di sali minerali disciolti nell’acqua come sodio, potassio, calcio, magnesio, cloruri, solfati e bicarbonati) inferiore ai 500 mg/l. L’ideale per il consumo quotidiano.

Fondamentale per il mantenimento di un alto livello di sicurezza è il ruolo del Laboratorio di Etra, che svolge la sua attività di analisi sui campioni prelevati dagli impianti aziendali (depuratori, compostaggio, impianti di trattamento rifiuti, ecocentri…) e dagli impianti e rete dell’acquedotto. In particolare nel corso del 2018, solo per quanto riguarda l’acqua potabile ha analizzato internamente un totale di 43.500 parametri su 1.730 campioni, cui vanno aggiunte altre 8.000 analisi che vengono affidate a laboratori esterni, inerenti la ricerca di pesticidi e inquinanti chimici.

“Questo eccezionale patrimonio della nostra terra –ha precisato il presidente- non deve andare sprecato: per questo la riduzione delle perdite idriche è uno degli aspetti su cui Etra è ogni giorno in prima linea. Dal 2009 la ricerca perdite viene effettuata secondo le metodologie indicate dall’International Water Association e con strumentazioni all’avanguardia. Le perdite sono scese al 35,3% nel 2018, a fronte di un dato medio nazionale superiore al 38%, e nel solo ultimo anno è stato recuperato un milione di metri cubi d’acqua”.

Insomma, abbiamo avuto la fortuna di poter attingere ad uno straordinario patrimonio naturale: rispettiamolo e non sprechiamolo. E buona Giornata Mondiale dell’Acqua a tutti!