Il bilancio di sostenibilità di Veritas è stato presentato oggi a Mestre dall’assessore alle Società partecipate del Comune di Venezia, Michele Zuin, dal direttore generale di Veritas, Andrea Razzini, e dalla componente del Cda, Samuela Zennaro.

Si tratta di uno dei maggiori e più importanti strumenti per misurare i risultati raggiunti e gli impatti economici, ambientali e sociali generati dall’attività. Inoltre, testimonia e comunica a tutti i portatori di interesse il forte impegno di Veritas in termini di miglioramento delle performance e di protezione dell’ambiente.

Veritas è un’azienda pubblica, di proprietà di 51 Comuni: Venezia è l’azionista di maggioranza. Il sistema di governance societario è ben rodato e fino a oggi ha visto un impegno coordinato da parte dei Comuni azionisti, grazie al buon funzionamento del Comitato di Coordinamento e controllo, lo strumento che svolge il controllo analogo, previsto per le società con affidamenti in house.
Veritas gestisce servizi ambientali, pubblici locali e il ciclo idrico integrato nel territorio degli ambiti assegnati, garantendo, in particolare, servizi di alta qualità in un territorio tra i più delicati, che comprende tra l’altro la Laguna, i Litorali e la città di Venezia. Il bilancio di sostenibilità testimonia, quindi, anche le molte attività necessarie a preservare questi ambienti così particolari e a garantire i servizi pubblici essenziali.

A questo riguardo, l’Amministrazione comunale di Venezia e Veritas hanno introdotto negli ultimi anni nuovi modelli di raccolta dei rifiuti, raggiungendo così importanti risultati, garantendo costi sostenibili e mantenendo occupazione e investimenti: il Comune di Venezia ha contribuito in maniera sostanziale alla crescita investendo in occasione delle operazioni straordinarie di fusione di Asi (2017) e Alisea (2018). Vale la pena ricordare che lo scorso anno Ispra (l’Istituto superiore per la ricerca e l’ambiente, che coordina gli Arpa) ha dichiarato Venezia prima grande città italiana per raccolta differenziata (57,8%, 15 punti oltre la media italiana).

E che per il secondo anno consecutivo, Venezia è al vertice tra le Città metropolitane italiane per percentuale di differenziata (68,5%, 20 punti sopra la media nazionale). Per il 2019 l’Amministrazione comunale di Venezia è riuscita a impiegare alcune risorse per ridurre i costi del servizio di igiene urbana, abbassando quindi la Tari a favore dei residenti e di alcune piccole attività economiche e commerciali.

All’interno del bilancio di sostenibilità è possibile trovare, oltre all’illustrazione del contesto normativo e regolatorio nel quale si muovono oggi i servizi pubblici locali, la descrizione del mondo Veritas, le responsabilità ambientale (rifiuti, tracciabilità ed economia circolare, gestione delle risorse idriche), sociale (qualità e costo dei servizi, sicurezza e formazione dei lavoratori) ed economica (performance e valore condiviso, investimenti e politiche nei confronti dei fornitori).

Il territorio veneziano è all’avanguardia per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti. Da anni Veritas non utilizza discariche: il 95% dei rifiuti e materiali raccolti è riciclato o trasformato in materie prime seconde, in linea con le politiche ambientali e i principi dell’economia circolare. Inoltre, il percorso di 530.000 tonnellate di rifiuti e materiali differenziati raccolti è ogni anno tracciato e certificato in una vera e propria filiera del riciclo. Questo consente di seguire ogni passaggio e conoscere l’esatta percentuale di materiali effettivamente riciclati.

Il rifiuto secco – che non può essere riciclato – è trasformato negli impianti di Fusina in Css (Combustibile solido secondario) e utilizzato per produrre energia elettrica nella vicina centrale termoelettrica dell’Enel, Andrea Palladio. La quantità di Css è però costantemente ridotta grazie alla crescita delle percentuali di differenziata. Tutto questo avviene in un territorio molto particolare e delicato, che comprende i 55.000 ettari della Laguna di Venezia, uno degli ecosistemi più importanti e tutelati al mondo.

La provincia di Venezia è densamente popolata (circa 850.000 persone) e ha fatto registrare nel 2017 quasi 50 milioni di presenze turistiche, con un trend in costante aumento: 45 milioni nel 2016, 43 nel 2015 (fonte Regione del Veneto). A Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia e Chioggia – grazie anche all’operato di Veritas e ai suoi 37 impianti di depurazione –  sventola la Bandiera blu, che premia la qualità delle acque, la pulizia delle spiagge, l’efficienza dei servizi e la tutela dell’ambiente.

Veritas distribuisce ogni anno 81 milioni di metri cubi di acqua potabile attraverso l’acquedotto civile, mediante 5.360 km di rete idrica (5.714 km con quella di adduzione); 4 milioni di metri cubi di acqua grezza con l’acquedotto industriale; tratta 87 milioni di metri cubi di acque reflue con 2.760 km di rete fognaria La tariffa del servizio idrico copre i costi di gestione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Serve inoltre per finanziare la manutenzione di reti e impianti e per assicurare gli investimenti nel nostro territorio. Nell’ultimo anno sono stati effettuati su reti e impianti investimenti per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro: 8 sono stati utilizzati per l’acquedotto, 5 per la fognatura e 6,5 per la depurazione. La tariffa media attualmente applicata da Veritas è calcolata dal Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, con i criteri definiti dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), ed è una tra le più basse del Veneto e d’Italia.

Il bilancio di sostenibilità