Agsm Energia ha reso noto che la scorsa settimana si è verificato un consistente calo del prezzo dell’energia elettrica nella borsa elettrica italiana e più in generale in quelle europee: a gennaio il Pun, Prezzo unico nazionale, si era attestato a 67,65 €/MWh, mentre al momento è pari a 58,33 €/MWh.

La principale causa di questa diminuzione dei prezzi si può attribuire alle temperature, che, dopo il freddo del mese scorso, si sono alzate gradualmente fino a superare le medie stagionali: il clima molto mite per il periodo ha determinato un minor consumo di luce e gas per il riscaldamento.

Di conseguenza i prezzi del gas sono calati, complici anche le elevate scorte stoccate in Europa e gli arrivi consistenti di Lng (Liquefied Natural Gas) nel vecchio continente. Anche in Francia le temperature molto al di sopra della media stagionale e l’assenza di criticità sul nucleare hanno provocato un affossamento dei prezzi del gas.

Perfino in Germania si è registrata una diminuzione del prezzo dell’energia, a causa della produzione record di energia eolica che ha abbattuto il prezzo nazionale.

A ridurre il prezzo dell’energia sta contribuendo anche il la diminuzione del valore dei certificati di emissioni (CO2), crollati nell’ultima settimana e assestatisi sui livelli più bassi dell’anno in seguito al rischio di un no deal sulla Brexit.