È on line il nuovo bilancio di sostenibilità di Veritas. Per la prima volta questo documento nasce dalla collaborazione tra cinque aziende che fanno parte di Viveracqua, il consorzio che riunisce i gestori veneti pubblici del servizio idrico integrato: oltre a Veritas, Ats di Montebelluna, Bim-Gsp di Belluno, Livenza Alto Tagliamento di Portogruaro e Viacqua di Vicenza.

Il bilancio di sostenibilità è uno dei più importanti strumenti per misurare i risultati raggiunti e gli impatti economici, ambientali e sociali generati. Inoltre, per testimoniare e comunicare a tutti i portatori di interesse il forte impegno di Veritas in termini di miglioramento delle performance e di protezione dell’ambiente.
Si rivolge infatti a tutti coloro con cui l’azienda entra in contatto: autorità, cittadini, fornitori, dipendenti, giornalisti, associazioni del territorio. Tutte queste categorie di persone hanno infatti il diritto di essere puntualmente informati su cosa fa Veritas, sui suoi servizi, sul miglioramento delle prestazioni e sull’impatto che le attività provocano sull’ambiente, sul territorio e sulla vita dei cittadini.
All’interno del bilancio di sostenibilità di Veritas, dunque, è possibile trovare, dopo una breve illustrazione del contesto normativo e regolatorio nel quale si muovono oggi i servizi pubblici locali, la descrizione del mondo Veritas, le responsabilità ambientale (rifiuti, tracciabilità ed economia circolare, gestione delle risorse idriche), sociale (qualità e costo dei servizi, sicurezza e formazione dei lavoratori) ed economica (performance e valore condiviso, investimenti e politiche nei confronti dei fornitori).

Si tratta di un documento molto completo che, tra l’altro, riporta gli importanti risultati ambientali raggiunti nel nostro territorio, anche grazie all’attività di Veritas.

Ad esempio, per il secondo anno consecutivo, Venezia è la prima Città metropolitana per raccolta differenziata (68,5%, 20 punti sopra la media nazionale) e il primo tra i Comuni italiani con oltre 200.000 abitanti (57,8%, 15 punti in più della media italiana). Il dato è contenuto nel Rapporto rifiuti urbani 2018 dell’Ispra, l’Istituto superiore per la ricerca e l’ambiente, che coordina gli Arpa.
Dati positivi, che devono essere incrociati con quelli dell’effettivo riciclo dei materiali raccolti in maniera differenziata. Veritas, infatti, ha certificato tutte le filiere e questo consente di seguire ogni passaggio e conoscere l’esatta percentuale di materiali effettivamente riciclati.
Il territorio veneziano è all’avanguardia per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti. Da anni Veritas non utilizza discariche: il 95% dei rifiuti e materiali raccolti è riciclato o trasformato in materie prime seconde, in linea con le politiche ambientali e i principi dell’economia circolare. Inoltre, il percorso di 530.000 tonnellate di rifiuti e materiali differenziati è ogni anno tracciato e certificato in una vera e propria filiera del riciclo.
Il rifiuto secco – che quindi non può essere riciclato – è trasformato negli impianti di Fusina in Css (Combustibile solido secondario) e poi utilizzato per produrre energia elettrica nella vicina centrale termoelettrica dell’Enel, Andrea Palladio. La quantità di Css è però costantemente ridotta grazie alla crescita delle percentuali di differenziata, quindi alla riduzione del secco.

Tutto questo avviene in un territorio molto particolare e delicato, che comprende i 55.000 ettari della Laguna di Venezia, uno degli ecosistemi più importanti e tutelati al mondo. La provincia di Venezia è densamente popolata (circa 850.000 persone) e ha fatto registrare nel 2017 quasi 50 milioni di presenze turistiche, con un trend in costante aumento: 45 milioni nel 2016, 43 nel 2015 (Fonte Regione del Veneto).

A Bibione, Caorle, Eraclea, Jesolo, Cavallino Treporti, Venezia e Chioggia – grazie anche all’operato di Veritas e ai suoi 37 impianti di depurazione – sventola la Bandiera blu, che premia la qualità delle acque, la pulizia delle spiagge, l’efficienza dei servizi e la tutela dell’ambiente.

Veritas distribuisce ogni anno 81 milioni di metri cubi di acqua potabile attraverso l’acquedotto civile, mediante 5.360 km di rete idrica (5.714 km con quella di adduzione); 4 milioni di metri cubi di acqua grezza con l’acquedotto industriale; tratta 87 milioni di metri cubi di acque reflue con 2.760 km di rete fognaria
La tariffa del servizio idrico copre i costi di gestione dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Serve inoltre per finanziare la manutenzione di reti e impianti e per assicurare gli investimenti in un territorio così delicato e particolare come quello in cui opera Veritas.
Nel 2017 sono stati effettuati su reti e impianti investimenti per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro: 8 sono stati utilizzati per l’acquedotto, 5 per la fognatura e 6,5 per la depurazione.
La tariffa media attualmente applicata da Veritas è calcolata dal Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, con i criteri definiti dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), ed è una tra le più basse del Veneto e d’Italia.

Il bilancio di sostenibilità sul sito Veritas