Il Progetto europeo Circe2020, rappresentato per l’Italia da Etra SpA assieme ad ARPA Veneto, che mira alla diffusione dell’economia circolare nel sistema economico locale costruendo modelli innovativi da applicare ai processi produttivi, ha compiuto a luglio scorso il suo primo anno di attività. Ragguardevole il lavoro fatto finora.

Il sistema produttivo

Nell’area di competenza di Etra da un contesto stimato di circa 26.000 aziende che coprono più di 70 settori diversi, sono stati elaborati i dati dei rifiuti presenti nelle banche dati regionali. Analizzandone le destinazioni emerge che gran parte viene trattata all’interno della nostra regione, con netta predominanza dei trattamenti di recupero rispetto allo smaltimento.

Gli incontri

Sono stati condotti in tre fasi successive assieme ai soggetti destinatari del progetto: 2 i forum nei quali sono state coinvolte le Associazioni di Categoria del territorio, invitandole a trasmettere le proposte del progetto ai relativi associati; 5 gli incontri bilaterali con le Associazioni di Categoria più interessate, per approfondire eventuali problemi e individuare assieme possibili aziende con cui poter lavorare per i fini del progetto; 10 incontri bilaterali con singole aziende per conoscere eventuali iniziative di economia circolare già in atto, eventuali ostacoli incontrati finora e possibili sviluppi innovativi per i quali collaborare.

Le tematiche dell’economia circolare

Da questi confronti sono emerse 7 interessanti tematiche sulle quali si concentrerà il lavoro di valutazione e di sperimentazione della seconda parte del progetto che sta ora iniziando, per arrivare alla concreta attuazione dell’economia circolare. Due di queste sono relative a progetti di Etra, relativi alla produzione di solfato d’ammonio da percolato di discarica e alla produzione di biometano per autotrazione dal biogas derivante dagli impianti di digestione anaerobica.

Due azioni prevedono invece di offrire supporto tecnico ad altrettante aziende locali rispettivamente per riciclare una salamoia attualmente smaltita come rifiuto e per chiudere il circuito idrico in un’azienda con grandi consumi d’acqua. Le altre tematiche individuate non riguardano singole aziende ma hanno lo scopo di sostenere trasversalmente l’applicazione dell’economia circolare attraverso lo sviluppo dell’uso di plastiche biodegradabili nel settore agricolo (teli per la pacciamatura), il miglioramento della raccolta differenziata degli imballaggi da utenze non domestiche ed il supporto alle pubbliche Aamministrazioni per l’introduzione dei criteri minimi ambientali (CAM) negli appalti pubblici. L’applicazione dei criteri nelle procedure di acquisto di beni e servizi da parte della pubblica amministrazione è prevista dal Green public procurement (GPP), strumento di politica ambientale che può costituire una leva importante per orientare il sistema produttivo verso prodotti e servizi ad elevata sostenibilità ambientale ed è pertanto attualmente allo studio l’organizzazione di specifiche campagne formative dirette alle pubbliche amministrazioni per approfondire tale argomento.

Networking 

Il lavoro di confronto continua rivolgendosi anche alle Istituzioni no-profit, comprendenti università, enti di ricerca e associazioni ambientaliste, per condividere le esperienze nel campo dell’economia circolare; a questo scopo sono stati finora organizzati 3 incontri che hanno coinvolto le università di Padova, Venezia e Verona assieme a Legambiente Veneto, a seguito dei quali è in programma un tavolo permanente di incontro e scambio fra i soggetti interessati.

Viene inoltre favorita la collaborazione con vari altri progetti europei operanti in ambiti affini a quello di Circe2020, per creare una rete di esperienze interconnesse tra loro. Ci sono infatti state occasioni di confronto con i progetti M3P, FOOD.WASTE.STAND.UP, GPP2020  e GPPbest e in occasione dei meeting tra i partner organizzati a Budapest (marzo 2018) e a Padova (ottobre 2018) sono stati ospitati gli interventi dei Progetti Circe e Tris.

Costruire una rete di esperienze e contatti è un requisito fondamentale per gli obiettivi del progetto e sarà pertanto benvenuto qualsiasi contributo e proposta in tema di economia circolare.