La Sala Muccin del Centro congressi di Belluno ha ospitato l’assemblea dei soci di Bim Belluno Infrastrutture. All’ordine del giorno l’approvazione del report infrannuale al 30 giugno 2018 della società e la fusione per incorporazione con la partecipata Energie Comuni. A presentare i risultati l’Amministratore unico della società, Bruno Zanolla.
Ricavi, proventi e costi della produzione
Il primo semestre 2018 si è chiuso in maniera positiva per la società, con ricavi complessivi per 6,1 milioni di euro. Di questi, 3,2 milioni derivano dal settore metano, 1,9 dall’idroelettrico per la vendita dell’energia elettrica prodotta (erano 1,3 nel 2017). Favorevole, nel semestre in corso, l’andamento stagionale, che ha determinato una produzione di 11,3 milioni di kWh (erano 7,3 i milioni di kWh nello stesso semestre 2017). Stabili i costi della produzione, a 5 milioni di euro.
Margine operativo e utile
Sostanziale stabilità vi è anche nel valore espresso dal margine operativo lordo, che si attesta a 1,1 milioni di euro. L’utile generato nel semestre, al netto delle imposte, raggiunge quota 759 mila euro. “Si tratta di valore economico rilevante, puntualmente reinvestito nel territorio con opere ed infrastrutture a beneficio di Comuni e cittadini” ha commentato Bruno Zanolla.
Patrimonio
Considerevole il patrimonio netto della società, passato dai 34,8 del 2017 agli attuali 35,5 milioni di euro. “La società dimostra di essere sana e solida patrimonialmente –ha spiegato Zanolla- è di fatto la cassaforte dei comuni detenendo la proprietà degli impianti in dotazione”.
Debiti e pagamenti
Il debito della società, per lo più collegato agli investimenti avviati sul territorio per i servizi del gas e dell’idroelettrico, è di 23,2 milioni di euro, di cui 18,3 verso le banche. “Ormai è consolidata la regolarità nei pagamenti, che oggi avviene a scadenza e con regolarità verso tutti i soggetti” ha evidenziato Zanolla.
Crediti verso clienti e attivo circolante
In calo rispetto al 2017, i crediti si attestano a 3,4 milioni di euro e sono composti da 2,5 milioni di euro verso il settore energetico in generale (metano, teleriscaldamento e idroelettrico), 626 mila euro verso la correlata Gsp e 263 mila euro verso i Comuni. In aumento anche l’attivo circolante, a 21,7 milioni di euro rispetto ai 19,1 del 2017.
Investimenti
Effettuati prevalentemente per la realizzazione di nuovi tratti di rete e allacciamenti gas metano e per interventi su micro-idroelettrico, per il semestre 2018 ammontano a 862 mila euro.
Gara gas
Il comune di Belluno, in qualità di stazione appaltante, ha provveduto alla pubblicazione del bando di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas metano nell’ambito della nostra provincia. Il bando, pubblicato in Gazzetta Europea il 29/12/2016 e poi sostituito il 29/06/2017, ha avuto un ricorso avanti al TAR Veneto, respinto a gennaio 2018, ed uno avanti il Consiglio di Stato, in discussione per la fine del corrente mese di ottobre. Allo stato attuale la procedura di gara risulta bloccata.
“In questi e nei prossimi mesi –ha commentato Zanolla– continueremo, con i soci, nel percorso di analisi delle prospettive da dare alla società Bim Infrastrutture dopo la vendita delle reti gas. Tra le varie ipotesi, che sottoporremo ai soci con tutte le valutazioni tecnico-economiche del caso, l’eventuale aggregazione con Bim Gsp. Altro tema, che non mancheremo di affrontare con i sindaci, sarà l’utilizzo degli ingenti fondi derivanti dalla vendita delle reti gas”.
In seduta straordinaria l’Assemblea dei soci, infine, ha approvato all’unanimità l’incorporazione, con fusione semplificata, della partecipata Energie Comuni.